Naspi, l’errore che fanno tutti: se fai così perdi un sacco di soldi | Dovrai restituire tutto allo Stato
Potresti perdere la Naspi per un semplice errore? Ecco cosa sta succedendo e qual è l'errore che potrebbe costarti il sussidio. (Pexels Foto) - managementcue.it
Potresti perdere la Naspi per un semplice errore? Ecco cosa sta succedendo e qual è l’errore che potrebbe costarti il sussidio.
La Naspi è l’indennità di disoccupazione destinata ai lavoratori dipendenti con contratto subordinato. Viene erogata dall’INPS in caso di licenziamento involontario. La durata dipende dai contributi versati negli ultimi quattro anni. Ogni domanda va presentata entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.
L’importo si calcola sulla retribuzione media mensile degli ultimi quattro anni. Il tetto massimo viene aggiornato ogni anno. Dopo i primi tre mesi, la somma si riduce del 3% ogni mese. Ogni accredito è tracciato nel fascicolo previdenziale.
Per accedervi servono almeno 13 settimane di contributi negli ultimi quattro anni e 30 giornate lavorative nei 12 mesi precedenti. Non è compatibile con contratti subordinati o autonomi non comunicati.
Può essere anticipata in un’unica soluzione per avviare un’attività autonoma. La richiesta va inviata entro 30 giorni dalla domanda ordinaria. L’importo corrisponde al residuo spettante. Qual è l’errore che rischia di farti perdere tutto?
Cosa troverai in questo articolo:
Come funziona la Naspi
Ogni fase della Naspi è regolata da circolari e normative nazionali. La domanda si presenta online, con SPID, CIE o CNS. La gestione corretta evita ritardi, sospensioni e contestazioni. Come funziona?
Il sussidio viene monitorato da INPS e Ministero del Lavoro. Ogni anno vengono pubblicati dati su beneficiari, importi e durata media. Fa parte del sistema di ammortizzatori sociali. Ogni lavoratore deve conoscere requisiti, scadenze e obblighi di comunicazione. Quale errore rischia di farti perdere tutto, anche se hai diritto?

L’errore da evitare
In un video pubblicato come post sul profilo Instagram @caporussodavide lo scorso 26 ottobre, Davide Caporusso rivela: “Naspi, l’errore che fanno tutti, caricano solo la pratica della Naspi, però poi si dimenticano di fare le tre pratiche accessorie che ti permettono di non andare a pagare una batosta l’anno prossimo quando fai 730“. Cosa succede quando si presenta la dichiarazione dei redditi?
L’esperto spiega: “Chi percepisce la Naspi riceverà anche il CUD da parte dell’INS e quindi tu, bene che ti vada avrai minimo due CUD, se no anche di più se hai avuto anche altri lavori“. Come funziona per le dichiarazioni? “Detto questo, ricordati che insieme a Naspi bisogna andare a fare la rinuncia a trattamento integrativo perché spesso e volentieri non vi spetta, andare a inserire correttamente il modulo delle detrazioni per l’anno in corso“. Il consiglio è di affidarsi a un professionista o a un CAF quando si deve dichiarare per evitare errori.
