19 settimane retribuite al 100%: nuova legge congedo paternità | Adesso sì che puoi goderti tuo figlio

Coppia in attesa

Aspettare un bambino non riguarda solo la madre, ma anche il padre. Quali sono i riferimenti normativi per i giorni di paternità e maternità? (Pexels Foto) - managementcue.it

Aspettare un bambino non riguarda solo la madre, ma anche il padre. Quali sono i riferimenti normativi per i giorni di paternità e maternità?

Il congedo di paternità obbligatorio è di 10 giorni. Può essere richiesto dai due mesi precedenti al parto fino ai cinque mesi successivi. È riservato ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati. Ogni giorno è retribuito al 100% e coperto dall’INPS.

Il congedo di paternità non è frazionabile. Va richiesto con preavviso e documentazione. La domanda si presenta online, con SPID o CIE. Il mancato utilizzo entro i termini comporta la perdita del diritto.

Oltre al congedo obbligatorio, i padri possono accedere al congedo parentale. È facoltativo, cumulabile con quello della madre e retribuito al 30% per un massimo di sei mesi. Ogni mese fruito riduce il residuo disponibile. La scelta va comunicata all’INPS e al datore di lavoro.

La paternità incide sulla carriera in modo diverso rispetto alla maternità. I padri che usufruiscono dei congedi sono ancora una minoranza. I padri potrebbero sentire la necessità di prendersi cura dei bambini, senza delegare tutto alle mamme. Cosa succede?

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Come funziona in Italia

Il congedo di paternità è parte del Testo Unico sulla genitorialità. La misura è stata estesa nel 2022 e confermata nel 2025. Ogni lavoratore ha diritto a 10 giorni retribuiti, indipendentemente dal contratto. La richiesta va presentata entro i termini, con documentazione completa, all’Inps.

La paternità è ancora marginale nel sistema di welfare. I dati mostrano un basso tasso di utilizzo nel settore privato. Le barriere culturali, la mancanza di informazione e la pressione economica limitano l’accesso. Cosa avviene all’estero?

Uomo al lavoro
Uomo al lavoro (Canva Foto) – managementcue.it

Il caso

I padri hanno lo stesso compito di cura delle madri. Anche i padri che vogliono occuparsi dei figli appena nati potrebbero trovarsi di fronte all’impossibilità di chiedere dei giorni per via delle esigenze aziendali, ma non in tutto il mondo è così. Sul Web sta circolando la notizia su quanto avviene in Spagna, che potrebbe sorprendere un genitore italiano. La legge lì è cambiata da poco e offre una possibilità in più ai padri.

La Spagna ha esteso il congedo parentale a 19 settimane per ciascun genitore, tutte retribuite al 100%. Il diritto è individuale, non trasferibile, e coperto dalla previdenza sociale. La riforma è entrata in vigore il 29 luglio 2025. Ogni padre spagnolo ha accesso a un tempo reale di cura. In Spagna, il tempo di cura è garantito e valorizzato. In Italia, è ancora residuale. La notizia arriva da ioDonna.