120.000€ per avviare la tua impresa: lo Stato sostiene i tuoi progetti | L’importante è che tu non venga dal Sud Italia

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Una nuova opportunità per giovani imprenditori al centro‑nord: il sostegno pubblico che fa cambiare marcia.

In Italia parlare di impresa giovanile significa toccare un tema tanto affascinante quanto complesso. C’è voglia di fare, idee che meritano di decollare e un crescente bisogno di strumenti concreti per iniziare. E quando arriva un incentivo statale che promette soldi veri, l’attenzione cresce subito. Ma non tutte le porte sono aperte allo stesso modo, e per capirlo basta leggere le condizioni di accesso.

La geografia, in questi casi, conta eccome. Alcuni bandi guardano a territori specifici, lasciandone fuori altri. E così capita che, anche con un progetto brillante e la voglia di buttarsi, qualcuno si senta escluso. Il punto non è solo chi riceve il contributo, ma anche chi resta fuori e perché. È qui che si accende la curiosità: cosa c’è dietro certe scelte?

Una proposta concreta arriva ora con un bando pensato per i giovani under 35. Le promesse sono forti: voucher, contributi a fondo perduto, supporto agli investimenti. Ma a ben vedere, l’entusiasmo iniziale va misurato con attenzione. Perché come sempre, il diavolo si nasconde nei dettagli.

Come raccontato nel post Instagram di Franzone Consulting, la misura sembra davvero vantaggiosa.

Cosa offre davvero lo Stato a chi vuole mettersi in gioco

Il bando Autoimpiego Centro-Nord Italia è stato pensato per giovani tra i 18 e i 35 anni non ancora compiuti, disoccupati o inattivi. Chi ha un’idea imprenditoriale e vuole trasformarla in un lavoro può ricevere un sostegno economico reale. L’obiettivo è aiutare chi ha il coraggio di iniziare, abbattendo i costi iniziali che spesso bloccano tutto sul nascere.

Ci sono due strumenti principali: un voucher fino a 30.000 € (40.000 € se si investe in digitale o green) e un contributo a fondo perduto fino al 65% su investimenti che non superano i 120.000 €. Se si punta a cifre maggiori, fino a 200.000 €, la percentuale scende al 60%.

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Il limite geografico che cambia tutto

Ecco il punto cruciale: questo incentivo esclude in modo netto il Sud Italia. Il bando è riservato esclusivamente a chi vive o vuole aprire l’attività in una delle regioni del Centro o Nord. Quindi niente da fare per chi si trova in Campania, Puglia, Sicilia, Calabria o altre aree meridionali. A loro è destinato un altro programma, chiamato “Resto al Sud 2.0”, con logiche differenti.

Questa distinzione ha fatto discutere. C’è chi la considera una scelta tecnica, legata alla diversa destinazione dei fondi europei, ma per molti resta una decisione difficile da digerire. “Lo Stato sostiene i tuoi progetti… ma solo se vivi nella zona giusta”, verrebbe da dire. Eppure è così: il bando, attivo dal 15 ottobre 2025, rimarrà aperto fino ad esaurimento delle risorse. Serve dunque agire in fretta, se si rientra nei requisiti e si ha la fortuna di vivere nel posto giusto.