“Visite mediche entro fine anno”: dal 2026 arrivano le lettere di reclutamento | Chiameranno tutti in guerra

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Militari leva obbligatoria (Canva foto) - www.managementcue.it

Si riattiva il servizio militare: dal 2025 sono iniziate le selezioni per migliaia di giovani cittadini, presto arriva la lettera.

Dopo anni di silenzio, in alcune zone dell’Europa si torna a parlare di reclutamento. Una parola che sembrava relegata ai manuali di storia o ai film d’archivio, ma che ora riaffiora nei dibattiti politici e nei piani dei governi. In un contesto segnato da nuove tensioni e vecchie paure, riemergono strumenti che si credevano superati.

C’è chi interpreta questi segnali come semplici misure preventive, chi invece li legge come un chiaro ritorno a dinamiche da Guerra Fredda. In ogni caso, il dato certo è che il coinvolgimento diretto dei cittadini nella difesa nazionale torna a essere un’opzione concreta. E questo non solo nei paesi più esposti alle minacce esterne, ma anche in quelli appartenenti alla NATO e all’Unione Europea.

In Croazia, in particolare, alcune famiglie hanno già ricevuto le prime comunicazioni ufficiali. I giovani maggiorenni inizieranno a entrare in contatto con una realtà che non conoscono, fatta di controlli medici, regolamenti e aspettative. Si comincia con le visite, si finisce con una nuova consapevolezza collettiva: quella di dover essere pronti, in caso di necessità.

Le lettere non sono ancora partite, ma è solo questione di tempo. E nel frattempo si alimenta un clima di incertezza. La curiosità dei ragazzi si mescola alla preoccupazione delle famiglie. In molti si domandano quale sarà l’impatto reale di questa decisione e quanto cambierà il rapporto tra giovani generazioni e istituzioni militari.

Una decisione che arriva in un contesto fragile

Dal 2022, il conflitto tra Russia e Ucraina ha riaperto ferite profonde nel continente europeo. Non si tratta più solo di geopolitica, ma di un coinvolgimento emotivo e pratico che tocca la sicurezza di milioni di cittadini. La paura che la guerra possa oltrepassare i confini ucraini ha spinto diversi governi a rafforzare le proprie difese.

In questo clima, la Croazia ha scelto di riattivare il servizio militare obbligatorio, fermo da oltre quindici anni. Non si tratta, per ora, di una risposta diretta a un pericolo imminente, ma piuttosto di un tentativo di prepararsi a uno scenario in continua evoluzione. Come riporta il profilo Instagram @worldy.it, la decisione punta a creare una forza pronta all’uso in tempi brevi, basata su cittadini tra i 18 e i 30 anni.

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Le visite mediche iniziano nel 2025, poi due mesi di addestramento

Il piano entrerà ufficialmente in vigore nel 2026, ma già dal prossimo anno i ragazzi che compiono 18 anni riceveranno la convocazione per le visite mediche di idoneità, sia fisica che psicologica. Si tratta del primo passo di un percorso che coinvolgerà migliaia di giovani, uomini obbligatoriamente e donne su base volontaria.

Chi risulterà idoneo dovrà affrontare due mesi di addestramento, retribuiti con 1100 euro al mese. Il servizio sarà riconosciuto come esperienza lavorativa e inseribile nel proprio curriculum. Una mossa che cerca di integrare la leva militare con le esigenze del mondo del lavoro e della formazione, rendendola più appetibile per i giovani.