Nuova tassa carburante: nuovo aumento nel 2026 | Sarà meglio passare all’elettrico
Fare benzina può essere sempre più difficile con gli aumenti in arrivo giò dal 2026. Cosa succede? (Pexels Foto) - managementcue.it
Fare benzina può essere sempre più difficile con gli aumenti in arrivo giò dal 2026. Cosa succede? Ecco cosa si dice sul Web.
Il prezzo della benzina cambia ogni settimana e dipende da vari fattori. Il costo del petrolio, il cambio euro-dollaro e le spese di raffinazione si aggiungono a tasse e margini dei distributori. Le tasse incidono sul prezzo finale.
Circa il 60% del totale che paghi è composto da imposte. Tra queste ci sono l’IVA e le accise, che non variano in base al prezzo del petrolio. Anche quando il greggio scende, il costo alla pompa resta alto per via del carico fiscale.
Molti non sanno che l’IVA si applica anche sulle accise. Questo significa che paghi una tassa sulla tassa. Su un litro da 1,80 euro, più di un euro va allo Stato. Il carburante in sé costa meno della metà.
Il prezzo della benzina in autostrada è più alto rispetto ai distributori urbani. I costi di gestione, le concessioni e la minore concorrenza fanno salire il totale. Se viaggi, conviene fare rifornimento prima di entrare in autostrada. Anche pochi centesimi al litro fanno la differenza su lunghi tragitti. Cosa cambia nel 2026?
Cosa troverai in questo articolo:
Il prezzo dei carburanti
Il sistema fiscale sui carburanti è tra i più rigidi d’Europa. Le accise italiane sono tra le più alte e non seguono l’andamento del mercato. Questo crea distorsioni: quando il petrolio cala, il prezzo alla pompa resta alto. Le famiglie e i pendolari pagano di più, anche se i costi industriali scendono.
Le tasse sulla benzina non colpiscono solo gli automobilisti. Influenzano il trasporto merci, i costi dei prodotti e l’intera filiera logistica. Quando il carburante aumenta, anche il prezzo del pane, della frutta e dei servizi tende a salire. Cosa accade secondo le ultime notizie?

Cosa avviene nel 2026
Dal 1° gennaio 2026, cambieranno le accise sui carburanti in Italia, con un impatto diretto sui prezzi alla pompa. La Legge di Bilancio 2026 prevede un riallineamento delle accise tra benzina e gasolio, ed elimina lo storico vantaggio fiscale del diesel. L’accisa sulla benzina sarà ridotta di 4,05 centesimi al litro, mentre quella sul diesel aumenterà della stessa cifra. Entrambi i carburanti avranno così un’accisa unificata pari a 0,6729 euro al litro.
La misura rientra nel piano del governo per eliminare i sussidi ambientalmente dannosi (SAD), come indicato nel Catalogo del Ministero dell’Ambiente. L’obiettivo è incentivare una mobilità più sostenibile e correggere distorsioni fiscali che penalizzano l’ambiente. L’aumento del diesel potrebbe avere ripercussioni sui costi del trasporto e, di conseguenza, su alcuni beni di consumo. La notizia arriva da Fanpage.
