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Lodi tra colleghi contro lo stress: uno studio svela il ruolo dell’apprezzamento nella salute mentale

Un nuovo studio condotto dall’Università di East Anglia (UEA) e pubblicato nel maggio 2025 ha messo in luce come l’apprezzamento tra colleghi si fondamentale.

Il riconoscimento e gratitudine all’interno dei team di lavoro non sono solo una forma di cortesia, ma un vero e proprio scudo contro lo stress e il risentimento che nascono da compiti percepiti come ingiusti o inutili.

Gli studiosi hanno analizzato le reazioni quotidiane di 71 dipendenti di diversi settori, in particolare contabilità e finanza, chiedendo loro di compilare un questionario per cinque giorni consecutivi. Il sondaggio valutava la presenza di cosiddetti “compiti illegittimi”, ossia mansioni ritenute irragionevoli o non pertinenti al proprio ruolo, insieme ai livelli di apprezzamento ricevuto, di risentimento e di ruminazione mentale.

I risultati hanno mostrato che nei giorni in cui i lavoratori erano incaricati di compiti considerati illegittimi, cresceva la sensazione di amarezza e frustrazione, con una maggiore difficoltà a “staccare” mentalmente dal lavoro. Tuttavia, quando nello stesso giorno ricevevano apprezzamenti o riconoscimenti da parte di colleghi o superiori, gli effetti negativi sul benessere psicologico risultavano sensibilmente attenuati.

Gli autori dello studio sottolineano che il risentimento generato da compiti percepiti come ingiusti può estendersi oltre l’orario di lavoro, influendo sul riposo, sulla vita privata e sulla capacità di recupero emotivo. In questo contesto, l’apprezzamento rappresenta un meccanismo di protezione che aiuta a contenere l’impatto dello stress e a favorire un clima relazionale più sano.

Il valore protettivo dell’apprezzamento

L’apprezzamento tra colleghi agisce come un “ammortizzatore emotivo”, capace di ridurre la catena negativa che collega ingiustizia percepita, emozioni tossiche e difficoltà di recupero. Dire “grazie” in modo autentico o riconoscere il contributo di un collega rafforza il senso di appartenenza e valorizza l’identità professionale, due elementi chiave per la resilienza psicologica. Secondo gli studiosi, non è necessario un riconoscimento formale o materiale: anche gesti semplici e spontanei possono produrre benefici significativi.

Per i manager e le organizzazioni, i risultati suggeriscono l’importanza di creare una cultura del riconoscimento. Evitare di assegnare compiti inutili o incoerenti con le mansioni di ciascuno, e promuovere momenti di feedback positivo, può migliorare il benessere complessivo del gruppo e prevenire l’assenteismo o il burnout. L’apprezzamento, in questo senso, diventa una vera e propria strategia di prevenzione psicologica.

Fare complimenti ai propri colleghi fa bene (Freepik Foto) – www.managementcue.it

Come tradurre i risultati nella vita lavorativa

Anche i lavoratori possono contribuire direttamente a un clima più positivo. Esplicitare il proprio riconoscimento verso i colleghi, soprattutto nei periodi di maggiore pressione, può rafforzare la coesione del team e ridurre i conflitti. Allo stesso tempo, riconoscere e comunicare in modo assertivo la percezione di compiti “illegittimi” può aiutare a ristabilire equilibrio e chiarezza nei ruoli professionali.

Gli studiosi ricordano però che l’apprezzamento non può da solo eliminare le fonti di stress legate a un’organizzazione disfunzionale o a carichi di lavoro eccessivi. È tuttavia un potente fattore di mitigazione che, inserito in una cultura aziendale più attenta alla salute mentale, può contribuire a costruire ambienti più equi, collaborativi e sostenibili.

Published by
Sveva Di Palma