È lei la città più brutta di tutta Italia: degrado altissimo e manutenzione zero | Non capirai mai in quale regione è

Peggiore città di Italia degrado illustrazione (Canva foto) - managementcue.it
È lei la città più brutta di tutta Italia: degrado altissimo e manutenzione zero, non ti aspetteresti mai in che regione si trova!
L’Italia riesce sempre a stupire. C’è chi la guarda da fuori e sogna di viverci, immaginando panorami da cartolina, centri storici curati e una qualità della vita invidiabile. Ma la realtà, a volte, è molto diversa da come ce la raccontano le guide turistiche. E proprio in queste pieghe meno conosciute si nasconde una città che, in una recente classifica, si è guadagnata un triste primato.
Non è solo una questione di bellezza. Ci sono città che, pur non brillando esteticamente, riescono a offrire servizi, opportunità, vivacità. Ma ce ne sono altre che sembrano abbandonate, dove tutto appare fermo, trascurato, quasi dimenticato.
Luoghi dove l’assenza di manutenzione e il degrado diffuso diventano parte del paesaggio quotidiano.
In questi posti la vita è più faticosa. Le strade dissestate, i marciapiedi rotti, l’erba alta, i palazzi decadenti: ogni dettaglio racconta una storia di incuria e disattenzione. E per chi ci abita, ogni giorno è una lotta con un ambiente che non aiuta, ma ostacola. Invece di sentirsi a casa, si ha spesso la sensazione di dover scappare.
Cosa troverai in questo articolo:
Quando una città smette di essere vivibile
A raccontarlo è una classifica realizzata da Affarifinanza, che ha analizzato diversi fattori come la cura urbana, il livello di inquinamento e lo stato dei servizi pubblici. Il risultato ha colpito tutti: la città peggiore d’Italia per vivibilità è Corigliano-Rossano, in Calabria. Una realtà che, nonostante le sue potenzialità storiche e geografiche, sembra essere scivolata in un limbo di abbandono.
Secondo quanto riportato anche da La Gazzetta di Viareggio, questa città – nata dalla fusione tra Corigliano Calabro e Rossano – sta vivendo una fase molto difficile. I problemi legati alla gestione del territorio, già complicata per estensione e differenze tra i due centri, si sono accentuati nel tempo. E oggi i cittadini convivono con una situazione che peggiora di anno in anno.
Corigliano-Rossano, il volto dimenticato del sud
Corigliano-Rossano appare oggi come un simbolo di ciò che accade quando mancano visione e interventi concreti. Le infrastrutture sono trascurate, molte aree pubbliche versano in condizioni disastrose e l’identità urbana si è persa in una fusione che, invece di unire, ha diviso. Chi ci vive lo racconta con amarezza, tra promesse mai mantenute e la sensazione che il resto del Paese si sia dimenticato di loro.
In una classifica che include anche Gela, Taranto, Foggia e Crotone, è proprio Corigliano-Rossano a occupare il primo posto. Un primato amaro, che non riguarda solo l’estetica, ma riflette una più profonda crisi sociale e amministrativa. Una città che chiede risposte, mentre i suoi cittadini continuano a sperare in un cambiamento che, per ora, sembra ancora lontano.