60 anni di storia italiana bruciati: fallisce la catena di profumerie tutta Italiana | Migliaia di lavoratori finiti in strada

Negozio chiuso

Negozio profumeria chiude illustrazione (Canva foto) - managementcue.it

Chiude uno dei simboli del commercio italiano: tra nostalgia e speranza, una storica insegna si prepara a rinascere.

In via Rizzoli, cuore elegante e affollato di Bologna, qualcosa sta cambiando. Non si tratta solo di un negozio che chiude, ma di un pezzo di memoria collettiva che viene meno. Le vetrine, un tempo vivaci, ora appaiono spoglie. E tra i passanti, si percepisce un senso di disorientamento. Come se, all’improvviso, venisse a mancare un punto di riferimento, uno di quelli che sembravano destinati a rimanere per sempre.

Chi è cresciuto con Coin sa di cosa si parla. Quel negozio era un rituale: la passeggiata nel fine settimana, la ricerca di un regalo speciale, il profumo nell’aria dei reparti beauty. Un luogo dove ci si dava appuntamento, dove si entrava anche solo per guardare. Coin non era solo un marchio, era un’abitudine, un rifugio familiare in una città che cambia.

La sua chiusura, prevista per il 31 luglio, ha il sapore amaro della fine di un’epoca. Dentro quelle mura si sono intrecciate storie personali, relazioni, emozioni. Chi ci ha lavorato, chi ci ha fatto i primi acquisti da adulto, chi ci ha portato i figli: tutti sentono di perdere qualcosa. Eppure, nonostante tutto, qualcosa si muove dietro le quinte. E forse, proprio da qui, può iniziare un nuovo racconto.

Coin non è solo abbigliamento, ma anche profumeria, casa, accessori. È una parte viva dello shopping italiano, e ora si trova davanti alla sfida più grande: reinventarsi senza perdere l’anima.

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Un piano per ricominciare

Le difficoltà non sono un mistero. Gli anni recenti, segnati da pandemia, crisi economica e crescita esponenziale dell’online, hanno messo in ginocchio il commercio tradizionale. Coin non ha fatto eccezione. Ma anziché arrendersi, ha deciso di lottare. Durante un incontro con il Ministero delle Imprese, è stato presentato un piano concreto per salvare posti di lavoro e rilanciare l’azienda.

Come riporta Finanza.com, al centro del progetto c’è la volontà di valorizzare le persone, puntando sull’innovazione senza dimenticare le radici. Con l’appoggio di Invitalia e di nuovi investitori, Coin guarda avanti. L’obiettivo è chiaro: restare un punto di riferimento, ma con uno sguardo più moderno, capace di rispondere alle nuove esigenze dei clienti.

Coin
Coin negozio (Facebook foto) – managementcue.it

Un nuovo inizio a Bologna

Il negozio di via Rizzoli chiuderà, sì, ma Coin non lascia la città. Bologna fa parte della sua storia, e proprio qui nascerà una nuova sede, pronta ad accogliere una parte dei lavoratori e a portare avanti la tradizione in una forma rinnovata. La chiusura, per quanto dolorosa, non sarà definitiva: sarà solo una trasformazione.

Il futuro punta su una nuova esperienza d’acquisto, più digitale, più sostenibile, ma sempre legata all’identità italiana del brand. Tra innovazione e memoria, Coin si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua lunga storia, senza dimenticare ciò che ha rappresentato per migliaia di persone.