Addio Tari, sbarca la nuova tassa rifiuti: paghi tutto in base a quanto mangi | 300€ in più ogni anno devi sborsare

La tassa sui rifiuti sta per cambiare? Potrebbe arrivare una nuova stangata per gli italiani. Stiamo per dire quale. (Canva Foto) -managementcue.it
La tassa sui rifiuti sta per cambiare? Potrebbe arrivare una nuova stangata per gli italiani. Stiamo per dire quale.
La Tari è una tassa che colpisce tutti i cittadini. Sono in pochi quelli che possono chiedere un’esenzione e la situazione cambia in base al Comune di residenza. Il mancato pagamento rischia di registrarti come debitore all’Agenzia delle Entrate, con il rischio di ritrovarti con una cartella e di pignoramenti sul conto corrente.
La tassa sui rifiuti è partita come modo per far fronte alle spese comunali, ma il sistema non apparirebbe corretto. Infatti, la somma da pagare non si basa sui rifiuti prodotti, ma sulla metratura calpestabile e sulla classe dell’appartamento. In più, la tassa presenta dei coefficienti che dipendono dai Comuni.
Così fare la raccolta differenziata non potrebbe cambiare nulla nell’importo della tassa che si calcola. In più, alcune persone potrebbero ritrovarsi a pagare anche gli arretrati per aver dimenticato una scadenza. La Tari potrebbe essere diventata un incubo per molti contribuenti, ma una soluzione starebbe per arrivare per chi si comporta bene.
Il rispetto per l’ambiente potrebbe portare a un vantaggio anche economico per alcuni, ma costringere a pagare di più per gli altri. La differenza tra risparmiare e pagare di più potrebbe dipendere dal tuo comportamento, ma attenzione: non tutti hanno le stesse direttive e basta pochissimo per sbagliare!
Cosa troverai in questo articolo:
La Tari
Il calcolo della Tari non fa riferimento a quanti chili di spazzatura produci, ma consente di capire più o meno quanto devi pagare. Per quest’anno secondo Informazione Fiscale, chi ha un ISEE inferiore a 9530 euro non deve temere la Tari, perché non la deve pagare. Invece, chi non ha l’esenzione deve fare due calcoli per capire quanto pagare.
La tassa è composta da una quota fissa che dipende dal numero di metri quadri della casa, una quota variabile – una per la casa e l’altra per gli immobili dove non ci si abita, come i locali commerciali – e la tariffa comunale. L’Arera ha fissato dei nuovi criteri di calcolo. Come funziona con la nuova tassa?
La nuova tassa può farti pagare di più?
Per Brocardi, alcuni Comuni stanno sostituendo la Tari con la Tarip. Quella “P” fa una grande differenza nei calcoli, perché l’obiettivo è far pagare di meno chi fa la raccolta differenziata o produce meno rifiuti. Anche la Tarip ha una base fissa che si basa sui metri quadri.
La novità è che la quota variabile non dipende dai Comuni, ma dai chili di rifiuti prodotti. Per ottenere questo risultato, però, serve avere dei bidoni dotati di chip, che possono tracciare chi butta la spazzatura per capire quanto produce come rifiuti.