Agenzia delle Entrate, decadimento delle cartelle di tutti quanti: da questa data i tuoi debiti sono cancellati completamente

Le cartelle esattoriali potrebbero non essere più un problema. Ecco cosa sta succedendo e come evitarle ora! (Canva Foto) - managementcue.it
Le cartelle esattoriali potrebbero non essere più un problema. Ecco cosa sta succedendo e come evitarle ora!
In Italia, esistono diversi strumenti di rottamazione delle cartelle esattoriali che ti permettono di estinguere i tuoi debiti con il Fisco a condizioni più agevolate. I meccanismi sono pensati per aiutarti a saldare ciò che devi, e potrebbero eliminare sanzioni e interessi di mora.
Le rottamazioni ti danno la possibilità di pagare l’importo dovuto in forma ridotta o in comode rate. I benefici cambiano a seconda della rottamazione. Oltre alle rottamazioni, c’è un altro meccanismo importante che ti tutela: la prescrizione delle cartelle esattoriali.
Se passa un certo periodo di tempo senza che l’Agente della Riscossione fa nulla per recuperare il credito, il suo diritto di riscuotere il debito si estingue. La prescrizione è un principio legale che serve a dare certezza.
La prescrizione non è automatica e i suoi termini cambiano a seconda del tipo di tributo o sanzione. È un tuo diritto far valere la prescrizione, ma devi conoscere i limiti e le condizioni. Come sapere se un debito è prescritto?
Cosa troverai in questo articolo:
I limiti della prescrizione
La prescrizione delle cartelle esattoriali è un tuo diritto, ma ha dei limiti che devi conoscere bene. Se un tuo debito è prescritto, significa che l’Agente della Riscossione non può più chiederti di pagarlo.
Se ti dovessero chiedere di pagare di nuovo dopo che il debito è caduto in prescrizione e tu, per qualsiasi motivo, effettui un pagamento (anche parziale) o riconosci il debito, il beneficio della prescrizione può annullarsi. Quali sono i tempi di prescrizione?
Le scadenze
Per Brocardi.it, se l’Agenzia delle Entrate vuole il pagamento delle imposte erariali come IRPEF, IVA e altre imposte statali, deve notificarti la cartella entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui hai presentato la dichiarazione dei redditi (Modello Redditi o 730) o a quello di liquidazione d’ufficio. Se questo termine scade senza notifica, il diritto alla riscossione decade. Per IMU, TARI e altri tributi locali, la decadenza è di 5 anni.
La cartella per il bollo auto deve esserti notificata entro 3 anni dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui la tassa era dovuta. Le multe stradali hanno un termine di notifica della cartella di 2 anni dalla trasmissione. La prescrizione, invece, estingue il diritto di riscuotere il credito se l’Agente della Riscossione non ha intrapreso azioni di recupero entro un certo periodo, che è di 3 anni per il bollo auto, 5 anni per tributi locali (IMU, TARI, TOSAP) e 10 anni per imposte statali (IRPEF, IRES, IVA, ecc.).