“Ho bevuto 3 bicchieri di prosecco”: alcooltest aggirato così | Ecco il trucco del ragazzo veneto

Alcool test (Depositphotos foto) - www.managementcue.it
Ti fermano ad un posto di blocco per sottoporti all’alcol test? Se hai ingerito questo prodotto, non corri nessun rischio!
Le forze dell’ordine nel corso dei controlli su strada possono avvalersi di un particolare strumento, volto a misurare il livello alcolemico presente nel sangue di ciascun guidatore.
Stiamo parlando dell’alcool test, altresì noto come etilometro, che entra in ausilio dei militari al fine di aiutare gli stessi a comprendere quale sia il livello di sostanze alcoliche, indicate in grammi per litro, potenzialmente in grado di compromettere la stabilità del conducente.
Nel caso in cui si decida di proseguire con questo test, il conducente è chiamato a soffiare all’interno del dispositivo per una misurazione istantanea.
E se il livello rilevato dovesse risultare superante il limite legale segnato a 0,5 g/L, esiste la possibilità concreta nei confronti del guidatore di ricevere sanzioni amministrative pecuniarie gravi.
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La soluzione sta ricevendo sempre più sostegno
Esiste un modo per divertirsi, gustando un buon Prosecco, pur senza rischiare di incorrere in conseguenze disagianti in caso di alcool test? L’idea circola da diverso tempo e la meta comincia a vedersi in maniera sempre più chiara. Stiamo parlando della possibilità di produrre un Prosecco Doc in versione totalmente light, ossia presentante un livello alcolico estremamente più basso rispetto al tasso canonico, che si aggirerebbe intorno agli 8%.
Il motivo che si cela dietro a questa ipotesi è chiaro: aggirare le stringenti normative del Codice della Strada in modo totalmente trasparente e legale, permettendo agli automobilisti di poter bere un bicchierino a cena, anche se per il viaggio di ritorno verso casa è previsto un tratto al volante. A parlare di questa eventualità è stato il presidente Giancarlo Guidolin del Prosecco Doc, che a dispetto dei risultati molto positivi prodotti nei suoi primi 12 mesi di mandato, ha ancora da risolvere questa spinosa questione, che ha portato il mercato degli alcolici ad un forte ridimensionamento.
Il futuro del mondo produttivo
Guidolin è stato intervistato dai cronisti del Corriere del Veneto ed ha immediatamente illustrato di come il mercato stia subendo un cambiamento repentino, che ha portato i consumatori alla richiesta di un prodotto analogo al Prosecco Doc, che fosse contraddistinto da un grado alcolico ancora più ridotto; un impegno, indubbiamente non così agevole, considerando di come l’alcol, per stessa ammissione del presidente “è parte integrante dell’equilibrio e della piacevolezza del vino. Ridurlo troppo significa cambiare profondamente il prodotto”. Si è a lungo sentito parlare anche di vino dealcolato, un concetto contro il quale Guidolin si schiera apertamente, affermando come una simile bevanda non possa affatto essere considerata come vino, né come Prosecco, nonché di come mai il vino dealcolato potrebbe entrare a far parte della denominazione Doc.
Tornando a parlare prettamente del Prosecco, il presidente mette in chiaro come la meta che porterebbe alla produzione e alla vendita di un alcolico con gradazione tra gli 8 o addirittura i 5 gradi di tasso, appare per il momento realmente ardua, perché comporterebbe uno stravolgimento del prodotto che necessità di essere adeguatamente ponderato. Il rischio, infatti, sarebbe quello di ottenere delle bevande estremamente dolci, che non si renderebbero più appetibili all’ingestione dopo appena un paio di bicchiere, sostiene Guidolin.