Tuo figlio ti costa il mutuo in banca: se rilevano queste spese ti bloccano tutto senza doverti spiegazioni | Eppure dicevano fosse legale

Uomo disperato perde soldi (Depositphotos foto) - www.managementcue.it
Spese innocue? Forse no. Alcune abitudini potrebbero mandare all’aria la richiesta del mutuo, ecco a cosa devi fare attenzione.
Quando si parla di mutuo, la prima cosa che viene in mente è l’incubo della burocrazia. Firme, documenti, appuntamenti in banca… e poi quei maledetti interessi che sembrano non finire mai. Eppure, il vero ostacolo potrebbe nascondersi in qualcosa di molto più piccolo: una spesa, una di quelle cose a cui non fai neanche troppo caso.
Il sistema bancario oggi è diventato iper-controllato. Le banche vogliono sapere tutto: quanto guadagni, cosa spendi, dove spendi. Se solo un tempo bastava avere un contratto stabile e pochi debiti per dormire sonni tranquilli, adesso conta anche come gestisci il conto. Eh sì, perfino una manciata di acquisti insospettabili può fare la differenza tra un sì e un no.
E qui la cosa si fa interessante: non è solo una questione di grandi spese. No no. Anche i pagamenti piccoli ma frequenti diventano “campanelli d’allarme” per gli algoritmi bancari. Il concetto è semplice: se spendi troppo in cose ritenute superflue, magari sei un po’… impulsivo? Poco affidabile?
Quello che sorprende è che queste spese sono perfettamente regolari. Nessuno sta infrangendo la legge, chiariamolo. Ma ciò non basta a convincere una banca a fidarsi di te. I sistemi di valutazione automatizzati non guardano al contesto, guardano solo i numeri. E se quei numeri dicono che quella è una tua abitudine, magari ti considerano un rischio.
Cosa troverai in questo articolo:
Quando anche queste spese fanno paura alle banche
L’ha spiegato bene Daniele Santucci, consulente esperto in mutui, in uno dei suoi post su Instagram. Egli dice che se spendi troppi soldi su Fortnite e FIFA il mutuo te lo scordi. E no, non stava scherzando. Il punto è che gli istituti di credito, oggi, monitorano le tue spese in modo sempre più preciso. E certe categorie — come appunto i videogiochi — vengono viste come un segnale di rischio.
È come se ti stessero osservando da dietro uno specchio: se notano che spendi regolarmente in contenuti digitali, magari pensano che non sei uno che gestisce con serietà i propri soldi. E anche se tu non sei nemmeno il responsabile diretto, il conto lo usi tu. E lì, la banca non chiede spiegazioni: se qualcosa non convince, la pratica si blocca.
Il ruolo dei figli
Ora, pensa se in mezzo ci sono i figli. I bambini — o gli adolescenti, che forse è peggio — che prendono il telefono del genitore, aprono Fortnite o FIFA e iniziano a “shoppare” contenuti extra, skin, pacchetti. Tutto regolare, tutto legale. Ma quando queste spese appaiono sul conto corrente, sai che succede? Esatto, possono far suonare qualche allarme in banca.
Insomma, se hai figli appassionati di gaming, occhio. Quei 4,99 € per un pacchetto su FIFA, ripetuti più volte al mese, potrebbero diventare la scusa perfetta per rifiutarti il mutuo. Esagerato? Forse. Ma intanto, il mutuo non te lo danno.