Crollo dei prezzi delle case: l’Europa blocca la vendita degli immobili | Sei costretto a tenerla e a continuare a pagarci le tasse

L'Europa blocca la vendita delle case classe energetica (Canva foto) - www.managementcue.it
Dal 2030 vendere casa potrebbe diventare un ostacolo: l’UE alza l’asticella sulle prestazioni energetiche degli immobili.
Il mercato immobiliare italiano sta attraversando una fase di transizione delicata. Dopo anni di crescita irregolare, le recenti dinamiche economiche, inflazione e mutui sempre più costosi stanno spingendo molte famiglie a rimandare l’acquisto di una casa. Milano, Roma, Bologna e Firenze registrano una flessione della domanda rispetto agli anni passati, con un numero crescente di immobili in vendita e trattative più lente.
La difficoltà non riguarda solo chi compra, ma anche chi vende. Oggi possedere un immobile non è più sinonimo di stabilità finanziaria. Le tasse locali restano elevate, le manutenzioni ordinarie e straordinarie si fanno sentire, e chi vuole disfarsi di un appartamento spesso si trova costretto ad abbassare le aspettative.
Al tempo stesso, cresce l’incertezza su come cambieranno le regole del gioco nei prossimi anni. Le direttive ambientali europee stanno infatti modificando le prospettive del patrimonio edilizio esistente. Sempre più spesso, chi ha un immobile costruito decenni fa si trova davanti alla necessità di adeguarlo a nuovi standard, senza un reale supporto economico dallo Stato.
In questo contesto, molte famiglie e piccoli proprietari cominciano a porsi domande cruciali: conviene ancora vendere ora o aspettare? Ma soprattutto: sarà ancora possibile vendere, in futuro, senza fare interventi?
Cosa troverai in questo articolo:
Le nuove regole europee cambiano le carte in tavola
Secondo quanto riportato in un recente post Instagram di ViaggioImprenditoriale, dal 2030 non sarà più possibile vendere immobili che non siano almeno in classe energetica D. Una soglia che esclude una larga fetta del patrimonio immobiliare italiano, oggi ancora composto in gran parte da abitazioni in classe E, F o G.
Chi possiede una casa con prestazioni energetiche inferiori, dunque, si troverà davanti a un bivio: ristrutturare per metterla a norma o rinunciare alla vendita. Ma ristrutturare costa, e i bonus statali sono sempre meno accessibili. Di conseguenza, molti proprietari potrebbero ritrovarsi bloccati con immobili invendibili e continuare a pagarci le imposte, senza possibilità di liberarsene.
Verso un mercato saturo e prezzi in picchiata
L’effetto domino potrebbe tradursi in un’ondata di immobili fuori norma fermi sul mercato, destinati a perdere progressivamente valore. Se nessuno può vendere e nessuno vuole acquistare case da riqualificare, i prezzi potrebbero crollare in molte zone, generando una situazione paradossale: proprietari prigionieri delle loro stesse case.
L’obiettivo dell’UE è chiaro: spingere verso un patrimonio edilizio più efficiente e meno impattante. Ma, in assenza di incentivi concreti, questa transizione rischia di penalizzare i piccoli risparmiatori che, oltre a non poter vendere, saranno costretti a sostenere i costi di manutenzione e tassazione di un bene che non potranno monetizzare.