Se lo chiedi all’INPS pagherai la metà delle tasse: firmi il modulo e poi amici come prima | Non serve neanche cambiare la residenza

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Pagare meno tasse (Canva foto) - www.managementcue.it

Agevolazione INPS, ora paghi meno tasse: contributi a metà ma solo per chi rientra in una specifica categoria.

Negli ultimi anni, l’interesse verso forme di alleggerimento fiscale è cresciuto costantemente, soprattutto tra lavoratori autonomi e piccoli imprenditori. In un periodo in cui il costo della vita continua a salire, trovare modi per ridurre il peso contributivo o fiscale è diventato una priorità. Mutui, prestiti personali e altre soluzioni di finanziamento sono spesso affiancate dalla ricerca di agevolazioni poco conosciute.

Non sempre serve ricorrere a strumenti complessi o manovre ai limiti della legalità. Esistono infatti misure ufficiali, già previste dalla normativa, che permettono di risparmiare. Il punto cruciale è sapere a chi sono destinate, come ottenerle e cosa realmente permettono di fare. In questo contesto, emergono spesso segnalazioni su moduli da firmare o dichiarazioni da presentare che sembrano ridurre drasticamente le imposte.

Molti utenti online si chiedono se sia possibile pagare la metà delle tasse semplicemente inoltrando una richiesta all’INPS. Il tema, alimentato da post e video virali, ha generato molta curiosità. Tuttavia, è fondamentale distinguere tra benefici contributivi e vantaggi fiscali: le due cose non sono equivalenti, anche se spesso vengono confuse.

La sensazione che basti “un modulo” per dimezzare ciò che si versa allo Stato è affascinante, ma rischia di essere fuorviante. In realtà, esiste una misura concreta che prevede una riduzione del 50%, ma non riguarda l’Irpef, né imposte o tasse locali. Si tratta invece di un’agevolazione contributiva rivolta a una specifica categoria di lavoratori.

Un taglio contributivo per pochi

La riduzione contributiva del 50% riguarda esclusivamente artigiani e commercianti che abbiano compiuto 65 anni e siano già titolari di pensione. Questi soggetti, se ancora attivi, possono richiedere all’INPS un dimezzamento dell’importo da versare. Non si parla quindi di una misura generalizzata per tutti i pensionati, né di un risparmio fiscale in senso stretto.

Come spiega anche il post Instagram di @caporussodavide, è sufficiente presentare una richiesta formale all’INPS per attivare questa agevolazione. La misura è prevista dalla legge n. 449 del 1997 e riguarda solo i contributi previdenziali dovuti per l’attività autonoma, senza impatto sulle imposte sul reddito.

Bonus
Bonus TARI (Canva foto) – www.managementcue.it

I dettagli da conoscere per ottenere l’agevolazione

La riduzione si applica sia alla quota fissa dei contributi sia alla parte eccedente, qualora presente. Tuttavia, l’INPS non applica automaticamente il beneficio: è necessario presentare annualmente la domanda attraverso il sito istituzionale o tramite un patronato. Non è richiesta la modifica della residenza né altri requisiti particolari, se non quelli anagrafici e previdenziali.

Non si tratta quindi di “pagare la metà delle tasse” in senso ampio, ma di un vantaggio specifico e regolato, pensato per i pensionati che continuano a contribuire. Un’opportunità reale, ma spesso confusa con altre forme di agevolazione fiscale che non hanno alcun legame con l’INPS.