È presente in ogni cosa che mangiamo: ci distrugge da dentro e causa tumori | Ecco la prova che ci stanno avvelenando

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Famiglia al supermercato (Canva foto) - www.managementcue.it

L’ennesimo allarme alimentare mette in luce un rischio silenzioso che colpisce l’intestino e promuove infiammazione e malattie croniche.

Il cibo che non sospetti appare ovunque nella nostra dieta quotidiana: dai prodotti confezionati fino ai piatti più familiari. Negli ultimi tempi si moltiplicano le notizie su ritiri alimentari e divieti imposti da enti di vigilanza.

La paura di trovare ingredienti invisibili e dannosi cresce, anche quando sembra che stiamo semplicemente mangiando “normale”. Il consumatore resta spesso in balìa di allarmi che evocano false promesse di sicurezza completa.

In questo contesto, il post Instagram di Dentro la notizia Roby Master aggiunge un nuovo capitolo: un allarme alla base del titolo, suggerisce che una sostanza sia presente in oltre 13.000 alimenti favorendo squilibri intestinali, infiammazione e persino malattie gravi come cancro e morbo di Crohn.

Come dice la fonte, “CI STANNO AVVELENANDO: LA PROVA!”, con l’intento di aprire gli occhi sui rischi nascosti.

Un nuovo allarme: la sostanza sconosciuta in migliaia di alimenti

La caption del post enfatizza effetti gravi: alterazione della flora batterica intestinale, promozione dell’infiammazione e insorgenza di malattie croniche come morbo di Crohn, cancro al colon, al seno, alla prostata, disturbi metabolici e perfino rischio di morte. Tutto ciò innesca un senso di terrore e urgenza tra chi legge.

Nel cuore della vicenda emerge il sospetto che questa sostanza – pur non identificata nel post – interferisca con il microbiota intestinale, portando a una condizione di disbiosi, cioè squilibrio tra batteri benefici e patogeni. Gli studi richiamati richiamano proprio questa destabilizzazione: la proliferazione di batteri nocivi, perdita di diversità e stimolo cronico dell’infiammazione intestinale.

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Supermercato (Canva foto) – www.managementcue.it

Rischi reali: cosa dicono le evidenze sul microbiota e la malattia

Gli studi già consolidati mostrano che la disbiosi può contribuire allo sviluppo di malattie croniche come il morbo di Crohn e il cancro del colon‑retto, oltre a disturbi metabolici: in particolare, alterazioni batteriche possono aumentare il rischio di tumori attraverso la produzione di sostanze pro‑carcinogene o il danneggiamento del DNA delle cellule intestinali.

Tuttavia, la reale identificazione di una sostanza responsabile e il suo legame diretto con tumori umani non è confermato dalla fonte citata. Anche se l’impatto negativo della disbiosi sulla salute è documentato, manca ancora un elemento chiave: il nome del composto e dati verificati sull’esposizione umana. Perciò, la notizia punta il dito su un pericolo diffuso e silenzioso, ma rimane priva delle evidenze necessarie per chiarire il collegamento tra sostanza, esposizione e insorgenza di tumori.