È la truffa del momento: benzina aumentata del 200% e neanche te ne accordi | Rischi anche di distruggere l’auto

Pericolo benzina (Canva Foto) - managementcue.it
Scopri come si diffondono le truffe digitali legate a bonus, pensioni e vaccini, e quali dati rischiano di finire nelle mani sbagliate.
Ti svegli, accendi il telefono, scorri le notifiche. Tra offerte lampo e messaggi vocali, spunta un link strano. Il mittente sembra conosciuto, il tono è amichevole, ma qualcosa non torna. Ti fermi, rileggi, poi clicchi.
Arriva una pagina che chiede dati: nome, codice fiscale, IBAN, numero di cellulare. Il logo è familiare, il testo è convincente. Ti senti sicuro, ma il dubbio resta. Chi controlla quel sito? La truffa è servita.
Ti ricordi di quel messaggio sul vaccino. Ti chiedeva di confermare un appuntamento, ma non avevi prenotato nulla. Anche lì c’era un link, anche lì c’era fretta. Hai ignorato, ma qualcuno ha cliccato.
Ogni giorno ricevi nuove richieste. Bonus energia, rimborsi Covid, contributi pensione: tutto sembra urgente, tutto sembra ufficiale. Dietro quei messaggi si nasconde altro. Qual è l’ultima truffa che sta girando?
Cosa troverai in questo articolo:
Le truffe su Internet
Le truffe digitali si diffondono con messaggi SMS, email e notifiche push. I criminali usano nomi di enti pubblici, banche, aziende sanitarie. I link portano a siti falsi che raccolgono dati personali e bancari.
Le segnalazioni aumentano nei periodi di scadenze fiscali o campagne sanitarie. I truffatori sfruttano la confusione e la fretta. Le vittime scoprono il raggiro solo dopo l’addebito. Non dare mai dati a nessuno e stai attento anche quando vai a fare il pieno. Ecco perché.
La truffa sul posto
“Occhio alla truffa del momento, ovvero la truffa del carburante allungato nelle varie stazioni di rifornimento. Occhio quando andate a fare il rifornimento sulle vostre auto, che sia benzina o diesel, perché c’è qualche distributore furbetto che allunga con varie sostanze i vari carburanti per evitare di pagare meno accise”. Così Andrea Petrini spiega in un video pubblicato in un post sul suo profilo Instagram @andrea_petrini lo scorso 27 agosto.
“Ed è successo proprio a Valmontone. In questo caso la Guardia di Finanza ha denunciato il gestore dei distributori e sequestrato oltre 2000 litri di carburante tra benzina e diesel” continua l’esperto. Come funziona la truffa? “Questo gestore furbetto per evitare di pagare meno accise e guadagnare più soldini, lo allungava con tutto quello che gli passava per la testa, oli di scarto, oli esausti e addirittura li miscelava con l’acqua. Un genio”. Se senti dei rumori strani quando rimetti in modo, cerca una piazzola di sosta e verifica le condizioni del motore.