Non hai più nessun diritto alla pensione: o continui a lavorare o muori di fame | Con i tuoi contributi hanno pagato qualcun altro

Coppia anziani

Anziani che non sanno che potrebbero perdere la pensione (Canva Foto) - managementcue.it

Ci sono delle situazioni dove, anche se hai l’età per andare in pensione, potresti trovartela rifiutata. Cosa succede?

L’età per la pensione di vecchiaia è fissata a 67 anni. Chi non ha almeno 20 anni di contributi versati non può accedere. Anche se si raggiunge l’età, senza la soglia contributiva minima si resta esclusi dal trattamento previdenziale ordinario.

Alcuni lavoratori autonomi o precari, con carriere discontinue, non raggiungono i 20 anni di versamenti. In questi casi, l’INPS non liquida la pensione. È possibile continuare a lavorare o versare contributi volontari, ma non esiste un diritto automatico alla pensione solo per età anagrafica.

Chi ha versato contributi solo dopo il 1996 può accedere alla pensione anticipata contributiva a 64 anni, ma solo se l’assegno è pari ad almeno tre volte l’importo dell’assegno sociale. Se l’importo è inferiore, anche con l’età e i contributi richiesti, l’uscita viene bloccata.

Esistono anche misure come Quota 103, che richiedono 62 anni di età e 41 anni di contributi. Se si ha l’età ma non si raggiunge la soglia contributiva, non si può accedere. Lo stesso vale per Opzione Donna, APE Sociale e Isopensione, che prevedono requisiti in più. Rischi di restare senza pensione?

Cosa troverai in questo articolo:

Le pensioni e le limitazioni

La pensione di vecchiaia resta legata a due parametri: età e contributi. Nel 2025, servono 67 anni e almeno 20 anni di versamenti. Chi ha lavorato in nero, ha avuto lunghi periodi di disoccupazione o ha svolto attività non registrate, può trovarsi con un’età sufficiente ma senza i requisiti contributivi.

In questi casi, non si riceve alcun assegno previdenziale. Alcuni tentano di colmare il divario con versamenti volontari, ma questi devono essere autorizzati e coperti da reddito dimostrabile. Senza una carriera assicurativa regolare, l’accesso alla pensione resta bloccato, anche se si supera l’età prevista dalla legge. Chi resta senza pensione?

Giovane triste
Giovane disperato senza pensione (Canva Foto) – managementcue.it

Il caso

Secondo Fanpage.it, chi è nato dopo il 1990 non è escluso dalla pensione, ma rientra nel sistema contributivo puro. Questo significa che l’assegno previdenziale dipende dai contributi versati durante la carriera lavorativa. A differenza del sistema retributivo, che considerava gli ultimi stipendi, il contributivo calcola l’importo sulla base delle somme accantonate. Chi ha contratti brevi, stipendi bassi o periodi di disoccupazione può trovarsi con un montante insufficiente. L’età pensionabile salirà progressivamente fino a 70 anni nel 2067, ma senza una carriera stabile e continuativa, l’assegno potrebbe risultare molto basso.

Il rischio maggiore riguarda chi entra nel mercato del lavoro con occupazioni precarie, saltuarie o non regolari. Molti giovani potrebbero trovarsi in difficoltà economica una volta usciti dal mondo del lavoro. Le simulazioni attuali si basano su regole che potrebbero cambiare, ma il problema è già noto e discusso da sindacati, esperti e istituzioni.