100.000€ da ogni immigrato: vuoi lavorare? Devi pagare | Altrimenti per te non c’è posto

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Ogni immigrato potrebbe costare 100 mila euro? ecco da dove arriva la voce di corridoio e se è fondata. (Pixabay Foto) - managementcue.it

Ogni immigrato potrebbe costare 100 mila euro? ecco da dove arriva la voce di corridoio e se è fondata. Cosa succede?

L’immigrazione in Italia è regolata da nuovi decreti che semplificano l’ingresso legale per colf e badanti. Il Consiglio dei Ministri ha stabilito che chi assiste anziani o disabili può entrare senza vincoli di quota, ma devono passare prima dalle agenzie autorizzate e con nulla osta al lavoro.

Il sistema di accoglienza SAI (ex SIPROIMI) continua a gestire migranti con protezione internazionale e minori non accompagnati. Secondo il Ministero dell’Interno, gli sbarchi sono stabili rispetto al 2024.

La programmazione dei flussi migratori per il triennio 2026–2028 prevede quote specifiche per lavoro subordinato e autonomo. Il documento parlamentare stabilisce criteri economici e sociali per l’ingresso e punta su integrazione culturale e reinserimento nei Paesi d’origine.

L’immigrazione resta un tema divisivo. Da un lato, si riconosce il contributo dei migranti all’economia domestica e all’assistenza. Dall’altro, crescono le tensioni legate ai costi dell’accoglienza e alla gestione dei flussi irregolari, con richieste di maggiore controllo alle frontiere e trasparenza nei fondi pubblici. Cosa avviene?

Cosa troverai in questo articolo:

Le voci in circolazione

Una voce di corridoio suggerisce che il costo per migrante accolto in Italia potrebbe arrivare a 100 mila euro. La cifra non è ufficiale, ma includerebbe spese per vitto, alloggio, assistenza sanitaria, mediazione culturale, formazione e gestione amministrativa.

La notizia, senza alcun dettaglio, è da considerare falsa. Infatti, non parliamo di una decisione che avviene in Italia. In più, anche la somma è errata, perché la cifra reale è espressa in dollari e non in euro. Cosa sta succedendo?

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Migrante sulla spiaggia (Pexels Foto) – managementcue.it

Il caso

Il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che impone una tassa di 100 mila dollari – quasi 94 mila euro – alle aziende statunitensi che intendono assumere lavoratori stranieri ad alta specializzazione con il visto H-1B. La misura, confermata da Sky TG24, è un netto inasprimento delle politiche migratorie in ambito professionale. Il visto H-1B è utilizzato da aziende tecnologiche, università e ospedali per attrarre talenti internazionali in settori come ingegneria, informatica, medicina e ricerca.

Prima dell’intervento di Trump, il costo per le imprese si aggirava tra i 1500 e i 2400 dollari. Con la nuova tassa, ogni nuova richiesta comporta un esborso di 100 mila dollari, esclusi i rinnovi. Le grandi imprese nel settore tech hanno espresso preoccupazione per l’impatto su competitività e innovazione. Alcuni analisti ritengono che la misura potrebbe ridurre l’attrattività del mercato statunitense per i talenti globali.