Ufficiale la tassa sulla vacanza: se vuoi partire i prezzi sono raddoppiati | Non puoi rifiutarti di pagare

Tasse sui viaggi (Canva foto) - www.managementcue.it
Dal 2025 volare costerà di più: la compagnia aerea introduce un sovrapprezzo ambientale per tutti i biglietti emessi in Europa.
Non si parla più soltanto di valigie leggere o prenotazioni anticipate. Chi viaggia in aereo dovrà cominciare a fare i conti anche con un nuovo fattore economico in crescita: la sostenibilità. Mentre le compagnie cercano soluzioni ecologiche, i costi delle nuove normative ambientali iniziano a pesare sui passeggeri. E le prime conseguenze sono già visibili nei biglietti acquistati oggi per volare domani.
Il tema delle tasse ambientali non è più confinato ai dibattiti istituzionali: entra ora nella quotidianità dei viaggiatori. Dietro a ogni volo, infatti, si nasconde una complessa rete di costi legati a emissioni, tecnologie sostenibili e adattamenti strutturali. E se da una parte si parla di responsabilità ecologica, dall’altra le compagnie aeree si trovano costrette a ridefinire i propri bilanci.
Negli ultimi anni il trasporto aereo ha subito una trasformazione profonda. Investimenti miliardari in ricerca, sviluppo di carburanti alternativi e collaborazione con enti climatici hanno modificato il volto di un settore in continua evoluzione. Eppure, nonostante l’impegno ambientale dichiarato da molte compagnie, i costi operativi continuano a salire in modo sensibile.
In questo scenario, non stupisce che alcune realtà abbiano scelto di trasferire parte di questi costi sugli utenti. È un passaggio quasi inevitabile, considerando il peso delle nuove direttive europee e internazionali. Le tariffe, che per anni hanno seguito logiche di mercato e concorrenza, oggi iniziano a riflettere anche vincoli esterni dettati dalla politica climatica globale.
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Cambia il prezzo, ma non il servizio
A partire dal 26 giugno 2024, la compagnia tedesca Lufthansa ha ufficializzato una novità destinata a cambiare il volto del mercato aereo europeo. Tutti i biglietti acquistati da quella data in poi, per voli in partenza dal 1 gennaio 2025, includeranno un sovrapprezzo ambientale. La misura coinvolge tutti i voli venduti e operati dal gruppo Lufthansa nei 27 Paesi dell’Unione Europea, ma anche nel Regno Unito, Norvegia e Svizzera.
La compagnia ha spiegato che non è più sostenibile assorbire da sola l’aumento dei costi derivanti dai requisiti ambientali. “Parte di questi costi previsti per l’anno 2025 devono ora essere coperti dalla nuova maggiorazione”, si legge in una nota ufficiale riportata dalla Casa del consumatore. L’introduzione di questo supplemento è un segnale concreto di come le politiche verdi inizino a tradursi in numeri per chi vola.
Quanto si pagherà e perché
Il rincaro non sarà uguale per tutti: potrà variare tra 1 e 72 euro a seconda della tratta e della destinazione. Si tratta, a tutti gli effetti, di una tassa per coprire i costi ambientali, legata direttamente alle normative sulla sostenibilità introdotte in ambito europeo. Non è quindi una semplice scelta commerciale, ma una risposta a una pressione normativa crescente.
Lufthansa sottolinea di investire ogni anno miliardi di euro in nuove tecnologie e collaborazioni per ridurre l’impatto ambientale dei voli. Tuttavia, il messaggio è chiaro: “Il gruppo non sarà in grado di sostenere da solo i costi aggiuntivi in costante aumento”.