Riparte la campagna vaccinale: ottobre il mese per la nuova dose | Il Covid torna a far paura

Uomo si vaccina (Depositphotos foto) - www.managementcue.it

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Tra incertezze e nuove varianti, tornano vaccini e prevenzione: l’autunno 2025 riaccende l’attenzione sulla salute collettiva.

Con l’arrivo dell’autunno, si torna a parlare – inevitabilmente – di vaccini e prevenzione. Le giornate si accorciano, le temperature calano e, come ogni anno, si riaffaccia il pensiero di rafforzare le difese. Molti iniziano già a bussare in farmacia o a chiamare il medico per sapere “quando si comincia”. Un segnale chiaro: la consapevolezza su questi temi, nel bene o nel male, è ormai ben radicata.

Negli ultimi anni, l’idea stessa di vaccinarsi ha assunto significati nuovi, soprattutto dopo il Covid. Non è più solo una scelta personale, un gesto di cura verso se stessi, ma un atto di responsabilità collettiva. Chi lo fa, lo fa anche – o forse soprattutto – per proteggere chi è più debole. E poi c’è quel numero di persone, sempre in aumento, che considera la vaccinazione un gesto normale, quasi scontato.

A fare la differenza quest’anno, come già accaduto recentemente, è il ruolo centrale delle farmacie. Non solo per prenotare, ma proprio per ricevere la dose. Il farmacista oggi non vende solo medicinali: ti accoglie, ti informa, ti punge (in senso buono). Questa nuova prossimità – un termine un po’ abusato ma che rende l’idea – sta aiutando molti a superare dubbi e paure. La barriera tra paziente e servizio si è abbassata, e il risultato si vede.

Intanto, mentre alcune Regioni si organizzano in anticipo, altre attendono indicazioni più precise. Il risultato? Un puzzle nazionale dove ogni pezzo segue tempi e modalità diverse. Non è semplice orientarsi, soprattutto per chi non ha dimestichezza con portali, numeri verdi o moduli online. Ma la macchina si è messa in moto, e le agende iniziano a riempirsi.

L’influenza (e non solo) fa sul serio

Il problema, stavolta, è che i segnali dall’altro emisfero non sono incoraggianti. In Australia, dove l’inverno arriva prima, l’influenza ha colpito in modo più aggressivo rispetto agli scorsi anni. I medici italiani temono che lo stesso possa accadere qui. Dopo i 16 milioni di casi della scorsa stagione, l’attenzione è massima. Nessuno vuole trovarsi impreparato.

Il Ministero della Salute ha già riattivato il sistema RespiVirNet dell’ISS, con medici sentinella e laboratori sparsi su tutto il territorio. Tra pochi giorni arriveranno i primi dati su contagi e virus in circolazione. Intanto, chi è più vulnerabile è invitato a non aspettare. Prevenire, ormai, non è più un consiglio. È una necessità.

Vaccino (Depositphotos foto) - www.managementcue.it
Vaccino (Depositphotos foto) – www.managementcue.it

Una stagione che mette in allerta

Il via ufficiale è partito da ottobre, anche se – come sempre – ogni Regione fa un po’ a sé. Campania, Lazio, Lombardia, Sicilia, Toscana e Veneto sono partite subito, il 1°, altre come la Liguria attenderanno il 20. Chi vuole, può chiedere la doppia somministrazione: vaccino antinfluenzale + antiCovid, aggiornato alla nuova variante LP.8.1. È tutto già pronto, basta parlarne col proprio medico o con il farmacista.

Come riporta SkyTG24, quest’anno l’obiettivo è superare le percentuali del passato: il 52,5% di adesione tra gli over 65 è stato il picco del 2024, ma si può – e si deve – fare di più. Soprattutto perché tra le categorie considerate “fragili” ci sono moltissime persone che, spesso, nemmeno si considerano tali.