Dietrofront sul Ponte Sullo Stretto: il progetto non si farà | A noi italiani costerà quasi due miliardi
        Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina ottiene una bocciatura. Cosa sta succedendo e cosa cambia sul progetto? (screenshot Geopop/YouTube) - managementcue.it
Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina ottiene una bocciatura. Cosa sta succedendo e cosa cambia sul progetto?
Il progetto per realizzare il collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria torna al centro dell’azione governativa. Il provvedimento del 2023 porta alla riattivazione della società Stretto di Messina S.p.A. e pone la società al centro del’opera. Il decreto prevede la revoca dello stato di liquidazione e la gestione del contenzioso esistente.
L’obiettivo dell’intervento è eliminare l’interruzione della rete infrastrutturale. Il Ponte potrebbe portare alla continuità territoriale e potrebbe portare a un risparmio grande in termini di tempo di percorrenza. Si stima che per attraversare lo Stretto servono circa 10 minuti, contro i 70 minuti attuali.
Il progetto si basa su una soluzione a campata unica. La lunghezza è di 3666 metri e la larghezza è di 60 metri. L’opera è progettata per resistere all’attività sismica forte della zona e per tollerare i venti potenti che caratterizzano l’area tra le due regioni.
Il Comitato Interministeriale (CIPESS) ha approvato il Progetto Definitivo dell’opera nell’agosto 2025. Questa approvazione porta a l’avvio de la progettazione esecutiva. L’esecuzione de l’opera è suddivisa in tre fasi: collegamenti stradali e ferroviari, oltre all’opera di Attraversamento con torri e impalcato sospeso. Cosa cambia?
Cosa troverai in questo articolo:
La stima dei costi
Il costo totale dell’investimento aggiornato è stimato a 13,5 miliardi di euro, cifra che comprende anche gli interventi sulle infrastrutture di collegamento su terra. Il progetto potrebbe portare a ricadute economiche importanti.
L’analisi prevede che l’opera potrebbe portare a un impatto positivo sul Prodotto Interno Lordo (PIL) della Calabria e della Sicilia. Il vantaggio è ottenuto grazie alla riduzione dei costi dell’insularità sopportati dalla Sicilia. Si stimano ricavi dai pedaggi stradali e dal traffico ferroviario. Cosa succede?

Lo stop
Il comunicato del 30 ottobre 2025 della Corte dei Conti ha mostrato un secco No al progetto. La Sezione Centrale di Controllo di Legittimità sugli atti del Governo non ha ammesso al visto. L’intero provvedimento è stato sospeso. Il diniego tecnico impedisce la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e la partenza delle fasi esecutive dell’opera.
Il comunicato successivo, pubblicato lo stesso giorno, interviene per chiarire l’ambito del controllo, a fronte delle reazioni politiche generate dal diniego. La Corte de i Conti sottolinea di essersi espressa su profili giuridici della delibera CIPESS e del Piano economico finanziario collegato. Non sussiste alcuna valutazione sull’opportunità o sul merito dell’opera stessa. La Corte si è presa 30 giorni per depositare le motivazioni. La notizia arriva da corteconti.it.
