Se non lavori ti manteniamo noi: 2.000€ subito per te dallo Stato | Se lo chiedi puoi farlo veramente

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni (screenshot Giorgia Meloni News/YouTube) - managementcue.it

Un nuovo bonus arriva per le mamme, anche se non lavorano. Ecco quali sono le ultime novità e come averlo ora.

I bonus sono ovunque dalla bolletta alla spesa, ogni voce ha il suo incentivo. Se hai un ISEE sotto 9530 euro, ricevi sconti su luce, gas e acqua. Le famiglie numerose accedono anche con ISEE fino a 20 mila euro.

Il bonus elettrodomestici copre fino a 200 euro per chi acquista apparecchi ad alta efficienza. Vale solo per prodotti europei e per chi rottama il vecchio. Se hai un ISEE sotto 25 mila euro, ottieni il massimo. La domanda si presenta online, ma serve attenzione ai tempi e ai documenti richiesti.

Chi vive da solo può accedere a diverse agevolazioni. Non esiste un bonus specifico per i single, ma ci sono detrazioni, affitti agevolati e contributi sulle bollette. Se hai un solo reddito e un ISEE sotto 25 mila euro, ricevi anche un extra da 200 euro. La Tari scende del 25%.

Le famiglie con figli ricevono più aiuti. Oltre all’assegno unico, ci sono bonus scuola, sport, trasporti e asilo nido. Se hai un ISEE sotto 40 mila euro, puoi accedere alla Carta Dedicata a Te e alla Carta Cultura. Come funziona?

Cosa troverai in questo articolo:

Il caso

Il taglio del cuneo fiscale, l’assegno unico figli, la carta nuovi nati e il bonus bollette sono stati confermati. Se hai un ISEE sotto i 25 mila euro, puoi accedere a più di una misura. Alcuni contributi sono automatici, altri vanno richiesti online.

Per chi non lavora, i bonus nazionali non bastano. Se sei madre e non hai un impiego, non ricevi né assegno unico né esonero contributivo. Una soluzione potrebbe arrivare da un nuovo bonus, ma solo se rispetti i requisiti. Quali sono?

Lavoro
Lavoro felice (Canva Foto) – managementcue.it

Come funziona

Per Ecoblog, il bonus mamme non lavoratrici sostiene le madri che non hanno un impiego attivo né copertura previdenziale. Parliamo dell’assegno di maternità dei Comuni, un contributo economico una tantum che può superare i 2000 euro per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo. Per ottenerlo, è necessario avere un ISEE inferiore a 20221,13 euro e presentare domanda entro sei mesi dalla nascita o dall’ingresso del minore in famiglia.

La richiesta va al Comune di residenza, che verifica i requisiti e trasmette i dati all’INPS per il pagamento. Il bonus è rivolto anche alle cittadine straniere con permesso di soggiorno valido. Non è cumulabile con altri trattamenti economici legati alla maternità, come l’indennità di maternità INPS. Ogni Comune può fornire ulteriori dettagli sulle modalità di accesso, quindi è consigliabile consultare il sito dell’ente o rivolgersi a un CAF.