ADDIO VACANZE ESTIVE, scatta l’operazione scuola perpetua: vai a scuola tutto l’anno | Addio vacanze di famiglia

Vacanze di famiglia (Depositphotos foto) - www.managementcue.it
Vacanze scolastiche addio? L’estate cambia volto: tra aule aperte, attività e una scuola che non si ferma mai.
L’estate, per come l’abbiamo sempre vissuta in Italia, è sinonimo di scuole chiuse, zaini in soffitta e libertà assoluta. Tre mesi interi senza lezioni, campanelle o compiti. Ma siamo sicuri che questo modello, rimasto praticamente immutato per decenni, funzioni ancora oggi? Mah, forse è arrivato il momento di farsi qualche domanda.
Per molte famiglie, soprattutto quelle dove entrambi i genitori lavorano, questa lunga interruzione è più un rompicapo che una festa. I centri estivi costano un occhio, i nonni non sempre sono disponibili e le ferie – diciamolo – non coprono certo tre mesi. E i ragazzi, lasciati troppo spesso da soli, finiscono per perdere contatti, stimoli e talvolta anche motivazione.
Ultimamente si sente parlare sempre più spesso della possibilità di ripensare il calendario scolastico. L’idea di base? Rendere la scuola un luogo che non si “spegne” del tutto per un trimestre, ma che possa offrire esperienze diverse, magari più leggere, ma comunque utili. Tipo, ehm, attività creative, laboratori, sport, senza esagerare ovviamente.
Il punto è che la scuola, oggi, potrebbe essere anche un supporto concreto per le famiglie. Non solo istruzione, ma anche socialità, inclusione, presenza. Insomma, una realtà più vicina alla vita reale e meno ancorata a vecchi schemi… come quello della chiusura estiva nata (pare) per aiutare a raccogliere il grano. Sì, davvero.
Cosa troverai in questo articolo:
L’atto che vuole cambiare tutto
Le associazioni Mammadimerda e WeWorld hanno lanciato una petizione vera e propria per chiedere che le scuole rimangano aperte anche nei mesi estivi. Non si parla di “lezioni normali”, ma di attività extra, nuove pause durante l’anno e – cosa importante – tempo pieno obbligatorio dai 3 ai 14 anni. In pratica, un modo per garantire pari opportunità anche a chi oggi non può permettersi alternative.
Secondo loro (e non solo), tre mesi di chiusura non hanno più senso. Aumentano le disuguaglianze, fanno perdere competenze e mettono in difficoltà tantissime famiglie. La proposta è semplice: una scuola più presente, più flessibile e, forse, più adatta a com’è cambiata la vita.
Tra nuovi fondi e progetti per l’estate
In questo contesto si inserisce il piano del Ministero dell’Istruzione, che ha messo sul piatto 400 milioni di euro per finanziare attività scolastiche durante l’estate, come ha riportato Wired tempo fa. Sì, proprio così: scuole aperte anche d’estate, con laboratori, sport, musica, teatro e tanto altro. L’iniziativa coinvolge istituti primari e secondari, sia pubblici che paritari (ma non a scopo di lucro), per cercare di dare un’alternativa vera ai lunghi mesi di pausa.
Le graduatorie sono già uscite sul sito del Ministero. Campania in testa con quasi 600 progetti, poi Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna. E attenzione: oltre a questi fondi, le scuole potranno usare anche le risorse del PNRR – tra contrasto alla dispersione scolastica e potenziamento delle STEM – per arrivare a coprire fino a 1,3 milioni di studenti. I docenti? Parteciperanno su base volontaria, ovvio, e saranno pagati in base ai moduli attivati.