UFFICIALE AGENZIA DELLE ENTRATE, Scatta la supermulta a tutte le partita Iva: corri a metterti in regola

Agenzia delle Entrate

Paura partite Iva Agenzia delle Entrate illustrazione (Canva foto) - managementcue.it

Scatta la stretta sulle Partite IVA: novità e sanzioni dietro l’angolo, paura per i liberi professionisti. Attenzione alle fatture!

Nel panorama fiscale italiano, ci sono meccanismi che sembrano non lasciare scampo a chi lavora in proprio. Per le Partite IVA, la parola d’ordine è una sola: attenzione. Basta un piccolo errore, una dimenticanza, un invio fuori tempo, e il rischio è quello di ricevere una stangata difficile da gestire.

Il 2025 si è aperto con un’aria nuova nel mondo della fatturazione elettronica. Dietro la facciata burocratica si celano scadenze rigide e strumenti di controllo sempre più precisi, pensati per individuare ogni anomalia. I professionisti e le imprese non possono più permettersi di sottovalutare nemmeno un dettaglio.

Il nuovo anno fiscale ha portato con sé un impianto normativo più severo, che punta a rafforzare la tracciabilità delle operazioni e a chiudere ogni possibile scappatoia. Ma il vero nodo è che, dietro ogni procedura, si nasconde una possibile sanzione. E non si tratta di cifre trascurabili.

Per questo motivo, è cresciuto l’interesse verso i software specializzati, in grado di evitare errori e ritardi. Tuttavia, l’attenzione resta fondamentale: la responsabilità, in ultima istanza, è sempre di chi emette o riceve la fattura. E ora, non rispettare i termini può costare caro.

Tempi ristretti e multe pesanti: cosa è cambiato

Nel nuovo scenario normativo, ogni fattura elettronica è valida solo se accettata dal Sistema di Interscambio (SdI). Un errore tecnico, anche minimo, può invalidarla e obbligare il contribuente a un nuovo invio entro cinque giorni. Ma non rispettare questa finestra significa esporsi a una supermulta che può raggiungere il 70% dell’IVA dell’operazione, con un minimo di 300 euro.

Le sanzioni sono attive dal settembre 2024 e colpiscono anche i ritardi nell’autofatturazione estera e nella trasmissione dei nuovi documenti TD29, obbligatori dal 1° aprile 2025 in caso di mancata ricezione della fattura. Come evidenziato da Brocardi, anche gli errori formali possono essere sanzionati, salvo non abbiano impatto sulla liquidazione dell’imposta.

Fatture
Fatture partite Iva illustrazione (Canva foto) – managementcue.it

Parte la stretta dell’agenzia delle entrate: come evitare la sanzione

Chi gestisce una Partita IVA e non trasmette correttamente o nei tempi una fattura, oggi rischia una penalità molto più alta rispetto al passato. In caso di ritardi o omissioni, l’Agenzia delle Entrate ha imposto una nuova linea dura: sanzione pari al 70% dell’IVA con minimo 300 euro per ogni singola irregolarità.

Un capitolo a parte riguarda le fatture ricevute dall’estero. Se non registrate correttamente o trasmesse in ritardo, le multe possono arrivare a 10.000 euro. Per evitare problemi, il contribuente può ricorrere al ravvedimento operoso, che consente una riduzione della sanzione proporzionale alla rapidità dell’intervento. Chi si mette in regola entro 30 giorni paga solo un decimo della cifra dovuta.