Bollette non pagate, scatta la prescrizione da questa data: non possono chiederti più niente di niente | È ufficiale

La bolletta non pagata potrebbe non essere un problema con questo meccanismo. Scopri come funziona ora. (Canva Foto) - managementcue.it
La bolletta non pagata potrebbe non essere un problema con questo meccanismo. Scopri come funziona ora e come fare.
Ti è capitato di aprire la busta e trovare una bolletta più salata del previsto? È una sensazione che molti conoscono bene: un vero incubo per il bilancio familiare, capace di rubarti la serenità e farti sentire con le spalle al muro.
La testa comincia a frullare, con soluzioni impossibili. Tocca rinunciare a qualche spesa? Chiedere un aiuto? La pressione si fa sentire, e potrebbe sembrarti di non avere via di scampo. In realtà, le modalità per uscirne esistono.
Anche se la cifra è alta, ci sono diritti che puoi sfruttare per ridurre il peso o, in certi casi, evitare del tutto di pagare. Sapere quali opzioni hai ti serve per affrontare con tranquillità gli imprevisti
Non lasciare che una bolletta inattesa ti rovini la giornata. Ti mostriamo alcune soluzioni efficaci che ti aiuteranno a gestire al meglio la situazione, a capire quali sono i tuoi diritti e a trovare la strada più giusta.
Cosa troverai in questo articolo:
Cosa fare
Hai la possibilità di chiedere la rateizzazione dell’importo al tuo fornitore. Dividi la somma in pagamenti più piccoli e gestibili. È un diritto che può esserti concesso in caso di importi alti o di difficoltà che puoi dimostrare per documenti.
Prima di procedere al pagamento hai il diritto di richiedere al fornitore una verifica dettagliata sui costi, per assicurarti che non ci siano stati errori di calcolo o consumi anomali addebitati. Qual è l’altra strada?
Come funziona
Secondo quifinanza.it, c’è la prescrizione, il limite di tempo entro cui il fornitore può richiederne il pagamento. Per luce e conguagli, se la bolletta è stata emessa fino al 2 marzo 2018, la prescrizione è di 5 anni, dal 3 marzo 2018 in poi, si riduce a 2 anni. Per il gas, le bollette emesse fino al 1° gennaio 2019 hanno 5 anni di prescrizione, mentre dal 2 gennaio 2019 in poi si passa a 2 anni.
L’acqua, infine, vede la prescrizione scendere da 5 a 2 anni per le bollette dal 2 gennaio 2020 in avanti. Se la bolletta è precedente, resta la prescrizione dopo i 5 anni. Solo le bollette del telefono mantengono una prescrizione fissa di 5 anni. Se una bolletta supera questi termini, non sei tenuto a pagarla. Se ritieni che una bolletta è prescritta, devi contestarla. Invia un reclamo formale al fornitore, con raccomandata A/R o PEC, per avere una prova scritta. Se il reclamo non dovesse risolvere, prima di vie legali, è obbligatorio tentare la conciliazione. Per luce, acqua e gas, l’istanza va presentata all’ARERA, mentre per il telefono ci si rivolge al Co.re.Com. Solo in caso di fallimento della conciliazione, puoi pensare al tribunale.