Egitto, dopo 3000 anni hanno ricostruito il vero volto di Tutankhamon: l’immagine uscita fuori è inquietante | Gli scienziati se ne sono pentiti

Uno studio condotto con l'Intelligenza Artificiale ha mostrato il vero volto di Tutankhamon. Ecco com'era secondo gli archeologi! (screenshot OnePodcas7/YouTube - Canva) - managementcue.it
Uno studio condotto con l’Intelligenza Artificiale ha mostrato il vero volto di Tutankhamon. Ecco com’era secondo gli archeologi!
Il nome di Tutankhamon evoca una figura del giovane faraone egizio. Per generazioni, l’idea del suo aspetto è stata plasmata da un’unica immagine: la sua celebre maschera funeraria d’oro. Un volto sereno, regale, idealizzato, che ha alimentato l’immaginazione collettiva e i libri di storia.
Molti hanno creduto fosse un ritratto fedele e accurato del faraone. Si pensava che il viso dorato fosse l’esatta rappresentazione delle sue fattezze giovanili, un volto simbolo di potere e bellezza.
L’immaginario collettivo ha sovrapposto l’immagine del giovane sovrano a quella della sua effigie funebre. La scienza moderna ha sfidato la percezione, e ha suggerito che la realtà potesse essere ben diversa da quanto la maschera ci ha sempre mostrato.
La storia di Tutankhamon e del suo volto è destinata a cambiare. Stiamo per rivelare una verità sconcertante che gli scienziati hanno scoperto grazie a tecnologie all’avanguardia. Preparati a mettere in discussione tutto ciò che pensavi di sapere sull’aspetto del celebre faraone.
Cosa troverai in questo articolo:
Gli strumenti dello studio
Gli scienziati moderni, armati delle tecnologie più sofisticate, hanno intrapreso un viaggio straordinario per svelare il volto di Tutankhamon. Il processo è iniziato con la scansione dettagliata della mummia del faraone, con tecniche avanzate di tomografia computerizzata (TC).
I dati grezzi, che rivelano ogni singola sfumatura della sua fisionomia scheletrica, sono stati poi passati al vaglio di sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale. Gli algoritmi hanno permesso agli scienziati di ricostruire il suo viso. Stiamo per addentrarci nei dettagli di questo affascinante studio.
Il viso ricostruito
Gli scienziati hanno incrociato i dati della scansione con le conoscenze storiche e antropologiche sull’antica popolazione egizia della sua epoca. La texture della pelle, il colore degli occhi e dei capelli sono stati inferiti basandosi su campioni genetici di popolazioni antiche e sulle raffigurazioni artistiche. Il risultato finale è una ricostruzione digitale che mostra un giovane uomo con tratti più terreni e meno perfetti di quanto la maschera suggerisse, con una leggera sporgenza dei denti e una forma del cranio più allungata.
La tomba del faraone fu scoperta dall’archeologo inglese Howard Carter il 4 novembre 1922 nella Valle dei Re. Il giovane re soffriva di svariate malformazioni fisiche, come hanno rivelato anche le sue ossa. La ricostruzione è stata trasmessa anche in un documentario sulla BBC. La notizia arriva da viaggi.nanopress.it.