Tessera Sanitaria, scatta l’obbligo di pagamento: da questa data va in abbonamento

Tessera Sanitaria a pagamento? (Canva-PAeSI foto) - www.managementcue.it
Anche questo documento diventerà a pagamento? C’è l’obbligo inequivocabile nei confronti di questa categoria
Tra i documenti di fondamentale importanza per ciascun cittadino italiano, un ruolo di rilievo è sicuramente detenuto dalla Tessera Sanitaria, il cui rilascio è prerogativa del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Parliamo di un documento che possiede validità comunitaria, ossia che abilita il proprietario dello stesso ad usufruire di servizi e prestazioni non esclusivamente in territorio italiano, ma anche nell‘intera zona UE.
Nello specifico, parliamo di prestazioni sanitarie; infatti, la Tessera Sanitaria, come espressamente specificato dal sito del Ministero di riferimento, ha la funzione di “identificare il cittadino nei rapporti con il SSN”.
Ciò significa che l’accesso ad ogni qualsivoglia servizio sanitario, a partire da una banale visita di controllo con il proprio medico di base, non potrebbe essere possibile in assenza della Tessera.
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La gratuità della tessera pronta a venire meno?
Si tratta di un servizio totalmente gratuito, di cui tutti i cittadini italiani hanno assoluta facoltà di beneficiare. Tuttavia, esistono delle specifiche circostanze che impongono il pagamento di una determinata cifra per poter ottenere il proprio tesserino: e non stiamo parlando degli ovvi casi in cui, per esempio, si avvia un iter che conduca all’ottenimento del duplicato della tessera, quando lo stesso documento risulta essere smarrito o danneggiato. Stiamo comunque parlando di circostanze che paiono essere più comuni rispetto al previsto e ciascun cittadino è consapevole di dover andare incontro ad un dato costo per riavere indietro un tesserino nuovo di zecca.
In questi casi specifici, per precisarlo, è necessario rivolgere la richiesta alla propria Regione di residenza; non è, tuttavia, sempre necessario provvedere al pagamento, perché alcuni enti regionali seguono un modus operandi che garantisce loro la possibilità di rilasciare il duplicato del documento anche in modo totalmente gratuito, mentre in altri casi, la quota prevista per l’ottenimento della tessera si aggira intorno ai 10-15 euro. Una spesa non particolarmente proibitiva, dunque.
Quando subentra l’obbligo di pagamento?
Ma se parlando di casi in cui il servizio corrispondente alla tessera sanitaria non può essere fruito gratuitamente non includiamo le richieste di riottenimento del documento danneggiato o smarrito, a quali casi si fa riferimento? Sappiate che esistono determinati soggetti che hanno l’obbligo di mobilitarsi per versare un pagamento annuale che permetta loro di “rinnovare” il possedimento del documento, con tutti i servizi ad esso correlati.
A rientrare in questa categoria sono tutti i cittadini stranieri che si trovano nel territorio italiano per un periodo ininterrotto superiore a tre mesi e che, in quanto sprovvisti di cittadinanza, non possono usufruire del diritto all’iscrizione obbligatoria, che di fatto assicura un concreto ausilio relativamente alla copertura in caso di malattie o infortuni. Per accedere a tale servizio, secondo quanto disposto correlatamente alla sua entrata in vigore, avvenuta nel 2024, sarà fondamentale la sottoscrizione di una polizza assicurativa, in via privata, o in alternativa l’iscrizione volontaria presso il SSN, che abiliterà anche i cittadini stranieri all’ottenimento della tessera, pur includendo delle limitazioni relativamente al canonico utilizzo. A riportarlo è CataniaOggi.