Il trucco per raddoppiare il TFR: prendi più soldi e ci paghi la metà delle tasse | Quando andrai in pensione ti ricopriranno d’oro

Pensionati tfr (Canva foto) - www.managementcue.it
Come sfruttare il fondo pensione per massimizzare il TFR con un risparmio fiscale significativo: il metodo infallibile.
Il Trattamento di Fine Rapporto è da sempre percepito come una sorta di “tesoretto” accumulato nel corso della vita lavorativa, una sicurezza che arriva al momento della pensione. Ma ciò che molti non sanno è che, con una semplice decisione presa in anticipo, questo importo può crescere ben oltre le aspettative. Non si tratta di magie o scorciatoie, ma di un meccanismo già previsto dalla normativa.
Negli ultimi anni si è diffusa una maggiore consapevolezza sul tema della previdenza integrativa. Sempre più lavoratori iniziano a valutare alternative intelligenti per aumentare ciò che incasseranno alla fine della carriera. Spesso, il problema principale non è quanto si risparmia, ma dove e come lo si fa crescere. Ed è qui che il fondo pensione entra in gioco.
Molti si chiedono se sia davvero possibile ottenere il doppio di quanto si sarebbe ricevuto col normale TFR. La risposta, sorprendentemente, è sì. Il sistema previdenziale offre strumenti che permettono di massimizzare l’efficienza fiscale e aumentare l’ammontare finale senza particolari sforzi economici. Basta conoscere il funzionamento e agire per tempo.
Un video del profilo Instagram @eg.consultant mostra in modo semplice e diretto come una scelta consapevole, fatta magari all’inizio della propria carriera, possa portare a risultati sorprendenti.
Cosa troverai in questo articolo:
La scelta che fa la differenza
Il fondo pensione consente di destinare il proprio TFR – o una parte di esso – a un piano di accumulo che cresce nel tempo. Questo capitale, oltre a beneficiare di un trattamento fiscale più favorevole rispetto al TFR tradizionale, viene investito e quindi ha la possibilità di aumentare grazie ai rendimenti generati. Il risultato? Un montante finale che può superare di molto le attese.
Nel video viene spiegato che, con questa strategia, si ottiene un duplice vantaggio: meno tasse da pagare e più soldi in tasca. I contributi versati non solo maturano nel tempo, ma sono soggetti a una tassazione molto più bassa rispetto al normale prelievo sul TFR lasciato in azienda. E questo può fare un’enorme differenza al momento della pensione.
Un esempio concreto che sorprende
Nel caso illustrato, una persona che versa il proprio TFR nel fondo pensione per tutta la durata della carriera arriva a fine servizio con una somma che sfiora il doppio di quanto avrebbe ricevuto lasciando tutto in azienda. L’esempio mostra come, oltre all’accumulo del TFR, contribuiscano anche eventuali versamenti volontari e bonus del datore di lavoro, aumentando il capitale disponibile.
Il messaggio è chiaro: non si tratta di una promessa teorica, ma di una possibilità reale. Chi agisce per tempo e fa scelte consapevoli può trovarsi alla pensione con una somma molto più alta e tassata meno. Il TFR, se ben gestito, può davvero trasformarsi in una ricompensa ben più generosa. E guardando i numeri mostrati da @eg.consultant, l’idea di essere “ricoperti d’oro” non sembra poi così lontana dalla realtà.