Caffè ritirato dai supermercati: “Potenzialmente cancerogeno per i reni” | Se lo hai in casa corri a restituirlo

Famiglia

Famiglia in un supermercato (Canva foto) - www.managementcue.it

Richiamo del Ministero per un lotto contaminato: controlla se ce l’hai in casa, è rischiosissimo per la salute.

Nei supermercati può sembrare tutto perfetto: scaffali ordinati, confezioni integre, etichette rassicuranti. Eppure, anche tra gli alimenti più comuni, ogni tanto spunta un’insidia inaspettata. Negli ultimi anni si sono moltiplicati i casi di prodotti ritirati dagli scaffali per rischi chimici o microbiologici, spesso legati a contaminazioni che sfuggono ai controlli iniziali.

Dietro ogni allerta alimentare si nasconde una lunga catena di analisi, verifiche e interventi. Ma quando qualcosa va storto, l’intervento delle autorità sanitarie è fondamentale per tutelare i consumatori. Il richiamo di un prodotto non è solo un avviso tecnico: è una chiamata alla responsabilità collettiva, tra produttori, supermercati e cittadini.

Anche gli alimenti più insospettabili possono diventare oggetto di attenzione. Non è raro che si tratti di prodotti ampiamente consumati, presenti in tante cucine italiane, spesso legati alla quotidianità. Ed è proprio questo a rendere la questione più delicata: la percezione di sicurezza viene messa in discussione, anche solo per un singolo lotto.

In questo contesto, torna centrale il ruolo dell’informazione. Quando si diffonde un richiamo, è importante capirne le motivazioni e agire con prontezza. Ecco perché certi avvisi meritano attenzione, soprattutto se riguardano un gesto tanto comune quanto bere una tazzina di caffè.

Un ritiro inaspettato per chi ama il caffè

Il Ministero della Salute ha annunciato il ritiro di un lotto di caffè a marchio Happy Dì per un motivo che ha lasciato molti sorpresi. Il provvedimento risale al 26 giugno e riguarda la possibile presenza di ocratossina A, una sostanza considerata genotossica e potenzialmente cancerogena, in particolare per i reni. Si tratta di una micotossina che può svilupparsi durante la conservazione in ambienti umidi o mal ventilati.

Il prodotto coinvolto è il caffè macinato classico Happy Dì da 250 grammi, realizzato nello stabilimento di Andalo Valtellino per conto di Selex, e venduto in catene come Famila, A&O e C+C. Il lotto ritirato porta il codice B26A con data di scadenza fissata al 26 febbraio 2027. Il richiamo è stato diffuso per precauzione, senza segnalazioni di intossicazioni, ma con l’obiettivo di evitare qualsiasi rischio per la salute.

Caffè
Caffè ritirato di supermercati (Canva foto) – www.managementcue.it

L’avviso che ha fatto il giro dei social

La notizia ha avuto un’eco ancora maggiore grazie ai social, dove creator come Stefomio hanno rilanciato l’allerta su Instagram, sottolineando l’importanza di controllare subito in casa se si possiede il lotto interessato. I video diffusi spiegano come identificare il codice sulla confezione e invitano i consumatori a non consumare il prodotto, ma a riportarlo al punto vendita per ottenere un rimborso o una sostituzione.

Non è la prima volta che una sostanza come l’ocratossina A finisce sotto i riflettori. Secondo l’EFSA, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, il consumo prolungato può avere effetti dannosi, anche in basse dosi.