È l’auto più rubata d’Italia: se l’hai acquistata sei in grave pericolo | Il motivo è assurdo

Furto auto (Canva foto) - www.managementcue.it
È l’auto più nel mirino dei ladri: un modello diffusissimo, ma oggi troppo esposto al rischio furto. Se lo hai, fai la massima attenzione!
C’è un fenomeno silenzioso che corre parallelo al traffico regolare: quello dei furti d’auto. Un tempo legato soprattutto a modelli costosi, oggi si è trasformato in qualcosa di molto più insidioso. I ladri non cercano più solo il prestigio: scelgono invece le vetture più comuni, quelle che si confondono nel traffico quotidiano e che nessuno sospetterebbe di vedere al centro di un mercato nero.
Le auto prese di mira non sono scelte a caso. C’è una logica ben precisa dietro ogni furto, e spesso a dettarla non è il valore dell’auto, ma la possibilità di ricavarne pezzi di ricambio. I modelli più diffusi sono anche quelli più richiesti dai meccanici, dai carrozzieri, o da chi ha bisogno urgente di sostituire un componente.
Molti proprietari non si sentono in pericolo semplicemente perché non guidano auto di lusso.
Una volta rubate, le auto entrano in un circuito che funziona con una rapidità impressionante. In meno di 24 ore, moltissimi veicoli vengono completamente smontati. I loro pezzi prendono la via delle rotte internazionali, diretti verso l’Est Europa, il Nord Africa e il Medio Oriente. Un sistema ben collaudato, che trasforma ogni componente in denaro contante.
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Dietro ai numeri, un mercato parallelo
Secondo il dossier 2025 elaborato da LoJack Italia, i furti sono tornati a crescere. Solo nell’ultimo anno sono stati rubati più di 136 mila veicoli, di cui oltre 75 mila erano automobili. Ma il dato più inquietante è che meno della metà vengono recuperati. Significa che migliaia di mezzi spariscono nel nulla, alimentando un sistema ben organizzato che si muove nell’ombra.
Non si tratta più solo di furti occasionali o maldestri. Siamo di fronte a un business vero e proprio, che si basa su richieste specifiche, destinazioni precise e una domanda altissima di pezzi di ricambio. Come evidenziato dal Corriere della Sera in un post su Instagram, questo traffico colpisce tutti i segmenti: dalle city car ai Suv, fino ai mezzi commerciali. Nessuno è escluso.
La regina delle utilitarie nel mirino
Tra tutte, c’è un’auto che più di ogni altra ha attirato l’attenzione dei ladri: la Fiat Panda. Non è potente, non è costosa, ma è ovunque. Ed è proprio questo a renderla così appetibile. Nel 2024 sono stati registrati oltre 13 mila furti: una cifra enorme, che significa una Panda rubata ogni poche ore in Italia. È l’auto più diffusa e, di conseguenza, quella da cui si possono ricavare più componenti rivendibili.
Quasi un’auto rubata su cinque è una Panda. Seguono modelli come la Fiat 500 e la Lancia Ypsilon, anch’essi molto presenti nelle città italiane. Ma la Panda resta il simbolo di un paradosso: un’auto scelta per la sua semplicità, che oggi rappresenta un rischio concreto per chi la guida. Essere proprietari di un modello tanto diffuso non è più un vantaggio, ma un’esposizione continua a un pericolo sottovalutato.