Nuovo coprifuoco durante le ore notturne: approvata e ufficializzata la legge | Si torna ai tempi del Covid

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni (governo.it foto) - www.managementcue.it

Coprifuoco locale: una stretta che ripropone misure anti‑assembramento in un contesto a cinque anni dal Covid.

La memoria delle misure emergenziali anti-Covid ritorna, evocata da interventi che limitavano la mobilità notturna. In diverse occasioni, coprifuoco e lockdown vennero sfruttati per arginare l’assembramento e le tensioni sociali senza soluzione di continuità. Ora, una restrizione di natura diversa sembra rinverdire quel tipo di intervento, seppure circoscritto a una fascia d’età specifica.

L’idea di vietare l’uscita notturna può riportare alla mente provvedimenti adottati nei mesi più duri della pandemia, ma il contesto qui è un altro: si tratta di una misura adottata da un’amministrazione comunale in risposta a emergenze locali. Il sapore del passato riemerge, e con esso la curiosità di capire se questa operazione segnerà un nuovo modello replicabile oppure resterà un’eccezione isolata.

Quelle notti estive infuocate, tra segnalazioni di schiamazzi, atti vandalici e monopattini guidati da ragazzini al di sotto dell’età legale, hanno creato tensione in una località tutt’altro che di confine. Il coprifuoco entra in scena come una reazione a una situazione vissuta come insostenibile, e porta con sé interrogativi sull’equilibrio tra ordine pubblico e libertà individuale.

In molti casi, le misure emergenziali evocano anche riflessioni sulla responsabilità collettiva: fino a che punto le istituzioni possono intervenire per dettare regole di convivenza? E quanto incide l’educazione familiare nel prevenire comportamenti devianti?

Un richiamo alle misure emergenziali del passato

Nel corso dell’ultimo biennio di pandemia, coprifuoco e restrizioni notturne sono diventati simboli di sicurezza collettiva, imposti con l’intento di ridurre contatti sociali e assembramenti. Al contrario, l’attuale disposizione comunale riguarda esclusivamente i minori di 14 anni, che non possono circolare da soli tra le 00:30 e le 7:00 del mattino a Praia a Mare.

In questo primo tratto si delinea il contesto generale delle misure emergenziali, suggerendo analogie con il periodo Covid. Ma a distanza di cinque anni dallo scoppio dell’emergenza pandemica globale ci si chiede quali siano le motivazioni che hanno spinto a questa drastica decisione.

Polizia
Polizia coprifuoco (Canva foto) – www.managementcue.it

Gli effetti e le ragioni dell’ordinanza

Solo in questo punto si svela pienamente il cuore della vicenda: dal 25 luglio al 30 settembre il sindaco Antonino De Lorenzo ha disposto un coprifuoco notturno per gli under 14, con sanzioni: 100 euro per ogni minore sorpreso fuori casa, 250 euro per genitori o tutori, aumentabili del 50% in caso di recidiva e possibile sospensione dai manifestazioni comunali.

L’approccio è giustificato come «un atto dovuto» e legale, fondato sull’articolo 50 del Testo Unico degli Enti Locali e condiviso con la prefetta di Cosenza: il sindaco ha ribadito la possibilità di revocare l’ordinanza «se le famiglie faranno il loro dovere», spostando il discorso dalla repressione alla responsabilizzazione sociale