È l’incubo più temuto dagli automobilisti italiani: rivela ogni infrazione e non puoi fare ricorso | Ci costerà migliaia di euro

Vigili polizia municipale (Canva foto) - www.managementcue.it
Non serve più superare i limiti di velocità: ora basta un passo sbagliato per vedersi recapitare multe salatissime direttamente a casa.
C’è una nuova generazione di dispositivi stradali che sta trasformando radicalmente l’esperienza di guida in Italia. Non si tratta più di semplici autovelox, ma di strumenti intelligenti in grado di registrare ogni dettaglio dei nostri comportamenti al volante. Una tecnologia tanto avanzata quanto temuta, che pone interrogativi non solo sulla sicurezza ma anche sulla libertà degli automobilisti.
Negli ultimi anni, infatti, le multe non arrivano più solo per eccesso di velocità. Oggi sono i comportamenti scorretti a finire sotto la lente d’ingrandimento. E il sistema che più sta facendo discutere in questo contesto è uno strumento capace di intercettare una delle manovre più comuni e spesso pericolose: il sorpasso. Ma fino a che punto questi strumenti possono essere considerati affidabili?
Se i vecchi autovelox potevano sembrare già invasivi, con la loro capacità di scattare una foto in frazioni di secondo, ora la tecnologia si è spinta oltre. Il nuovo sistema non si limita a immortalare un istante, ma ricostruisce tutta la dinamica di guida. Un controllo invisibile, continuo e silenzioso, che ha già fatto scattare migliaia di sanzioni. Ma c’è un dettaglio che potrebbe ribaltare tutto.
Dietro questa efficienza apparente si nasconde un tema molto discusso tra esperti e giuristi: la legittimità di questi strumenti. Una questione tutt’altro che marginale, che sta già aprendo la strada a una lunga serie di ricorsi.
Cosa troverai in questo articolo:
Quando la multa arriva senza che te ne accorga
Il sistema che sta facendo tanto discutere si chiama “sorpassometro“. Non misura la velocità, ma rileva i sorpassi vietati grazie a sensori installati sotto l’asfalto e a telecamere che registrano ogni manovra. I filmati, della durata di 15 secondi, costituiscono la base probatoria per le multe, che possono arrivare a oltre 1.300 euro e 10 punti decurtati. In caso di guida notturna, le sanzioni aumentano ulteriormente.
Il sorpassometro è attivo in diversi tratti stradali ad alto rischio, ma secondo quanto illustrato nel post Instagram dell’avvocato Angelo Greco, ci sono elementi che rendono contestabili molte delle multe già emesse. Oltre all’approvazione tecnica, infatti, serve anche l’omologazione del dispositivo: un passaggio obbligatorio che in molti casi non è stato completato. Senza questo documento, la multa può essere annullata.
Cosa può davvero rendere nullo il verbale
La Cassazione ha ribadito che l’omologazione è indispensabile. Se il sorpassometro non è stato omologato secondo le modalità previste, il verbale non ha valore legale. Ma non basta: serve anche la segnalazione visibile del dispositivo e l’autorizzazione del Prefetto, che deve motivare l’installazione solo in tratti a rischio. Tutti questi elementi devono essere documentabili e consultabili.
In questo quadro, il sorpassometro rappresenta sì una potente arma contro le infrazioni, ma anche un apparato fragile sotto il profilo legale. Chi riceve una sanzione ha il diritto di chiedere copia dei certificati e, in assenza di omologazione o autorizzazione, può fare ricorso con buone probabilità di successo.