Gli italiani dicono addio ai buoni pasto: con una firma li tolgono per sempre | La spesa la dovrai fare col tuo stipendio

Famiglia spesa

I buoni pasto non bastano più. Costano troppo, valgono poco, e ora si chiede di trasformarli in soldi veri in busta paga. (pressfoto/Freepik) - managementcue.it

I buoni pasto non bastano più. Costano troppo, valgono poco, e ora si chiede di trasformarli in soldi veri in busta paga.

Se hai i buoni pasto, sai già che non bastano. Il valore resta fermo a 8 euro, ma il pranzo costa 12,50 euro: devi integrare con soldi tuoi. Se vai in un locale che non li accetta, non mangi. Il buono non è più un vantaggio per tanti. Cosa succede?

I bar e i ristoranti non li vogliono. Le commissioni sono troppo alte e fino al 20% del valore se ne va. Se spendi 10 euro, l’esercente ne incassa 8 e ti dice no. Potrebbe anche imporre limiti: solo a pranzo, solo nei giorni feriali, niente resto.

Il buono pasto è esente da tasse fino a 8 euro se elettronico, 4 euro se cartaceo. Non aumenta il reddito, non pesa sul datore di lavoro. Se non lo puoi usare, non serve. E se il locale lo rifiuta, tu perdi potere d’acquisto. Il buono resta in tasca, il pranzo lo paghi.

Nel 2025 arriva il tetto alle commissioni. Dal 1° settembre, le società emettitrici non possono chiedere più del 5%, lo dice il Decreto Concorrenza. Così più esercizi accettano i buoni e tu puoi usarli senza problemi. Ma il valore resta basso. E il pranzo lo paghi comunque.

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Chi usa i buoni pasto

I buoni pasto girano tra 4 milioni di lavoratori. Il giro d’affari è di 3,2 miliardi. Le aziende li usano per evitare la mensa. I lavoratori li usano per mangiare, ma il sistema non regge. Le commissioni alte spingono gli esercenti a rifiutarli.

Altroconsumo ha lanciato una raccolta firme per trasformare i buoni in indennità di mensa. Parliamo di soldi veri in busta paga, esentasse fino a 10 euro. Così tu scegli dove mangiare, senza limiti e le aziende mantengono i vantaggi fiscali. Come funziona?

Spesa
Fare la spesa (Canva Foto) – managementcue.it

Come funziona

La notizia arriva da TuttoLavoro24 e da Altroconsumo: nel 2025 il valore dei buoni pasto resta fermo, ma il costo della pausa pranzo sale. Solo il 9% dei buoni copre tutto il pasto. Il 48% copre tra il 50% e l’80%. Il resto lo paghi tu. Le aziende chiedono di alzare la soglia esentasse a 10 euro. Così il buono torna utile e tu non devi integrare.

L’account Instagram di @altroconsumo ha spiegato l’iniziativa in un video pubblicato come post in data 6 marzo 2025. La didascalia riporta: “Buoni pasto: perché modificare la normativa fiscale attuale? Altroconsumo sta facendo una raccolta firme, per arrivare ad avere un’indennità di mensa, quindi soldi direttamente in busta paga, senza perdere i benefici fiscali attuali dei buoni pasto per i lavoratori e le aziende“.