Ultim’ora pensione, “Da oggi prendete 1 milione di euro”: il vostro capo è obbligato dalla legge a versarli sul vostro conto

Pensione (Canva foto) - www.managementcue.it
Scoppia il caso pensioni: da oggi il tuo datore di lavoro deve versarti fino a 1 milione di euro sul conto, lo impone la legge.
In Italia, parlare di pensione è un po’ come tirare fuori la moka in un gruppo di amici: scatena opinioni, polemiche, sogni e paure. È un tema che ci riguarda tutti, chi prima, chi dopo, e che spesso fa rima con incertezza. Ci si chiede se davvero arriverà, se sarà sufficiente, e cosa succederà una volta smesso di lavorare.
Le risposte, purtroppo, non sono quasi mai rassicuranti. Da anni si cerca una soluzione tra riforme e piccoli aggiustamenti, ma la verità è che il nostro sistema pensionistico si basa su un equilibrio sempre più fragile.
Chi lavora oggi paga le pensioni di chi ha lavorato ieri, in uno schema che fatica a reggere con l’invecchiamento della popolazione e il calo delle nascite. È un sistema di solidarietà intergenerazionale, sì, ma anche pieno di incognite.
Nel frattempo, altri Paesi si muovono su binari molto diversi. Alcuni, come l’Australia, hanno adottato un approccio completamente alternativo. E non parliamo solo di temperature più miti e canguri per strada: parliamo proprio di un altro modo di costruire il futuro, euro dopo euro – o meglio, dollaro dopo dollaro.
Cosa troverai in questo articolo:
In Australia si va in pensione con un gruzzolo: ecco perché (e come funziona davvero)
Prima cosa da chiarire: questa storia del milione sul conto non riguarda l’Italia, ma l’Australia. È lì che un italiano, tramite il canale “Scappati di Casa”, ha raccontato come funziona davvero il loro sistema pensionistico.
Tutto ruota intorno alla cosiddetta Superannuation Guarantee: un contributo obbligatorio che i datori di lavoro versano in un fondo pensione a nome del lavoratore. Oggi siamo all’11%, ma in alcune categorie si arriva anche al 12 o 13%. Questi fondi sono gestiti in modo da farli rendere – e bene. In media, si parla di un rendimento annuo dell’8% negli ultimi decenni. Significa che, se lavori regolarmente e non tocchi quei soldi, il capitale cresce da solo.
E in Italia? Cifre da sogno, ma modello lontano
Per chi vive in Italia, un sistema del genere sembra fantascienza. Qui il 33% della retribuzione lorda finisce nelle casse dell’INPS per pagare le pensioni attuali, senza creare un capitale personale. Se invece quegli stessi soldi fossero investiti in un fondo individuale, come accade in Australia, potremmo parlare anche noi di pensionati milionari.
Ma attenzione: non è tutto oro. Non tutti in Australia riescono davvero a raggiungere il milione. Tutto dipende dalla costanza lavorativa, dal fondo scelto e dal livello di stipendio. Ma il sistema offre un’opportunità reale, tangibile, concreta. E in un mondo dove l’insicurezza è la norma, non è poco.