Addio alla catena d’abbigliamento italiana famosa in tutto il mondo: ci ha vestito per 60 anni e ora chiude i battenti | Amazon e i grandi brand l’hanno uccisa

Negozio di abbigliamento

Negozio di abbigliamento chiuso illustrazione (Canva foto) - www.managementcue.it

Addio a un simbolo dell’abbigliamento italiano: il colosso chiude in Puglia dopo decenni, tutta colpa del colosso americano.

Fino a poco tempo fa, bastava entrare in uno dei negozi più iconici del centro di Bari per sentirsi parte di una storia di stile tutta italiana. Colori accesi, vetrine curate, scaffali ordinati secondo una filosofia visiva che era diventata segno distintivo di una grande catena.

Non si trattava solo di abiti, ma di un’identità. Un modo inconfondibile di raccontare il quotidiano attraverso la moda.

La sua presenza era ovunque: da nord a sud, tra le vie principali delle città e i centri commerciali più frequentati. In Puglia, poi, aveva trovato terreno fertile, diventando un vero punto di riferimento per intere generazioni.

Era facile imbattersi in clienti affezionati, famiglie intere che da anni sceglievano i suoi capi come rituale, stagione dopo stagione. Eppure qualcosa, col tempo, ha iniziato a incrinarsi.

I grandi marchi contro il colosso americano

La competizione globale ha alzato l’asticella, l’arrivo dei colossi del commercio online ha spinto verso nuove logiche di consumo. E i giganti dell’e-commerce non sono stati gli unici a influire: anche alcuni grandi marchi internazionali hanno saputo intercettare gusti e trend, occupando spazi prima inimmaginabili. In questo nuovo scenario, ogni passo falso si paga caro.

Una crisi silenziosa si è fatta spazio tra le pieghe delle vendite e dei bilanci. Ma è solo oggi che l’eco delle saracinesche abbassate arriva in tutta la sua forza, raccontando una trasformazione più profonda e dolorosa. Non solo un cambio di paradigma commerciale, ma lo strappo di un legame lungo sessant’anni.

Benetton
Negozio United Colors of Benetton vetrine illustrazione (Canva foto) – www.managementcue.it

Tra contenziosi e accuse, si spengono le luci nei negozi

Il 31 dicembre ha segnato la fine per storici punti vendita pugliesi di Benetton, tra cui l’amatissimo store di Palazzo Mincuzzi a Bari. Dietro la chiusura, un durissimo scontro tra la multinazionale veneta e il gruppo Primavera, licenziatario per la regione. Quest’ultimo ha portato Benetton in tribunale, accusando la casa madre di aver imposto condizioni contrattuali gravemente sbilanciate, che avrebbero messo in ginocchio la gestione locale.

Come riporta La Gazzetta del Mezzogiorno, l’accusa di Primavera si fonda su un presunto abuso di dipendenza economica, confermato anche da un pronunciamento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Benetton, dal canto suo, ha risposto con richieste di fallimento e istanze di liquidazione giudiziale. Intanto, i lavoratori – 140 in totale – attendono risposte, mentre si profila la possibilità di un subentro da parte di un altro importante marchio pronto a raccogliere l’eredità.