PENSIONE DI REVERSIBILITA’ – Non ti diamo più un euro | La cassazione ha già firmato

Pensione reversibilità

Abolita pensione reversibilità INPS illustrazione (Canva e Depositphotos foto) - managementcue.it

Addio alla pensione di reversibilità: una dura batosta per i cittadini, la sentenza che cambia tutto. Scopri cosa sta succedendo.

Chi ha sempre fatto affidamento su un sostegno economico mensile potrebbe ritrovarsi improvvisamente senza nulla. Nessuna lettera, nessun avviso formale, nessun preavviso.

Solo un silenzio improvviso che si traduce in un conto corrente vuoto, e un dubbio che diventa paura: cosa è cambiato?

In questi casi, si tende a pensare a un errore, a un disguido temporaneo.

Ma la verità è che il problema non è tecnico né amministrativo. È tutto perfettamente in regola, perché qualcuno ha già deciso che quella pensione non spetta più. E non si tratta di una novità recente, ma di un orientamento che sta già facendo sentire i suoi effetti, in modo silenzioso quanto netto. Scopriamo che cosa sta succedendo e come cambieranno le cose.

Pensione di reversibilità: da oggi cambia tutto

Da mesi, in alcune famiglie italiane qualcosa non torna. Si cerca una spiegazione che spesso nemmeno gli enti preposti forniscono con chiarezza. Ciò che una volta era considerato un diritto acquisito ora è oggetto di revisione, fino a scomparire. E la domanda è lecita: è ancora garantita la pensione di reversibilità?

Chi ha perso il proprio coniuge o un parente stretto conosce bene il significato di questa misura. È un’entrata fondamentale, soprattutto per chi non ha altri mezzi di sostentamento. Eppure, una recente sentenza ha segnato un punto di svolta che potrebbe cambiare le regole per molti.

Pensione
Pensione illustrazione (Canva foto) – managementcue.it

La cassazione cambia le regole sul diritto alla reversibilità

Come evidenziato da Piano Inclinato, la sentenza n. 14287 del 22 maggio 2024 della Corte di Cassazione ha stabilito un principio che incide profondamente sulla pensione di reversibilità: questa non può essere trasferita a un altro familiare nel caso in cui il beneficiario originale venga a mancare. Non si eredita più, nemmeno se chi la richiede è inabile al lavoro e viveva a carico del beneficiario.

Il caso preso in esame riguardava una persona che, alla morte della madre – la quale percepiva a sua volta la reversibilità del marito – aveva richiesto la continuazione del trattamento. La Corte d’Appello aveva inizialmente accolto la richiesta, ma la Cassazione ha annullato la decisione, accogliendo il ricorso dell’INPS. Secondo la Corte, la pensione di reversibilità non è una forma di eredità, ma un trattamento legato alla condizione personale del singolo avente diritto. Una volta cessata quella condizione, l’erogazione si interrompe definitivamente.