ANNUNCIO CHIUSURA COOP, serrande serrate e dipendenti a casa | Non c’è altra soluzione

Coop

Supermercato Coop chiude illustrazione (Canva e Facebook foto) - managementcue.it

Serrande abbassate per questo punto vendita Coop: l’annuncio sorprende i cittadini di questa zona d’Italia.

Quando chiude un’attività storica, è sempre un piccolo colpo al cuore. Che sia il bar sotto casa dove si prendeva il caffè da anni o la libreria con l’insegna un po’ scolorita ma piena di ricordi, la sensazione è quella di perdere un pezzo di memoria collettiva.

Allo stesso tempo, però, è importante fermarsi e cercare di capire cosa c’è dietro quella serranda abbassata. I cambiamenti nei gusti delle persone, l’aumento dei costi, la concorrenza o il commercio online: sono tanti i motivi per cui un’attività, anche storica, può non farcela più. E non sempre la colpa è di chi gestisce il negozio, anzi.

Spesso dietro una chiusura c’è una storia di sacrifici, di tentativi di adattarsi ai tempi, magari senza riuscirci fino in fondo. È facile provare nostalgia e rabbia, ma più utile sarebbe interrogarsi su come si possa sostenere il commercio locale ogni giorno, non solo quando è troppo tardi.

Alla fine, dispiacersi è naturale, ma deve anche portarci a riflettere: su come cambiano le città, su come cambiamo noi nei nostri bisogni e nei nostri consumi. Le attività storiche raccontano il passato, ma per vivere hanno bisogno di un presente che le scelga.

Chiusura inaspettata: l’annuncio

In questo quartiere, la notizia ha creato un clima di preoccupazione e disagio. Alcuni vedono in questa chiusura un segnale d’allarme per altre attività commerciali che si affacciano sulla stessa via. Altri, invece, osservano con rassegnazione l’evolversi della situazione, consapevoli che le trasformazioni urbane spesso chiedono un prezzo alto a chi vive e lavora nei luoghi coinvolti.

La comunità si interroga su ciò che accadrà nei prossimi mesi. La speranza è che si possa trovare una soluzione, ma intanto, quattro lavoratori restano senza occupazione e il quartiere perde un punto di riferimento storico. I dettagli dietro questa chiusura, però, rivelano dinamiche complesse che toccano anche la politica locale.

Supermercato
Corsia del supermercato con scaffali illustrazione (Canva foto) – managementcue.it

Tensione crescente tra commercianti e amministrazione

A parlare apertamente è Walter Lanticina, presidente dell’associazione commercianti di Arese e referente della Lega locale. Secondo la sua dichiarazione riportata da Il Giorno, la chiusura del supermercato della Cooperativa di via Caduti rappresenta “la prima vittima del nuovo centro storico”, un progetto di riqualificazione che, a suo dire, penalizza duramente le attività locali. Lanticina accusa apertamente l’amministrazione guidata dal sindaco Luca Nuvoli, sottolineando come i lavori previsti su via Caduti (13 mesi di cantiere e solo 4 parcheggi disponibili) abbiano reso impossibile continuare l’attività.

Come riportato sempre da Il Giorno, il supermercato della Cooperativa chiuderà definitivamente, lasciando a casa quattro dipendenti. L’ultimo bilancio evidenziava perdite per quasi 100mila euro annui, rendendo la prosecuzione dell’attività insostenibile. Lanticina evidenzia che soluzioni alternative con privati sarebbero state possibili, ma oggi nessuno sembra disposto a investire in quell’area. Intanto, il quartiere resta con una serranda abbassata in più e molti interrogativi ancora aperti.