In Arabia Saudita fanno tutti così: ti ritrovi casa fredda anche se fanno 50° fuori | Non serve il condizionatore

Lo usano anche gli Arabi (canva.com) - www.managementcue.it
Un’analisi mette in luce soluzioni inaspettate e alternative per affrontare il caldo, evidenziando approcci astuti e poco noti.
Negli ultimi tempi, l’innalzamento delle temperature estive in Italia ha raggiunto livelli allarmanti. Come riportano Wired e Asvis.it, dal 1880 fino ad oggi, l’aumento totale è stato di 2,4 °C, un valore ben superiore alla media globale che si aggira attorno a 1 °C.
L’estate del 2024 è stata la terza più calda degli ultimi tre decenni, con una temperatura media di 23 °C, in confronto ai 21,3 °C registrati tra il 1991 e il 2023.
Anche il 2023 ha registrato un nuovo record: è stato il secondo anno più caldo dal 1961, con un’anomalia di +1,14 °C. Questi dati sottolineano un chiaro trend in crescita, tanto che esiste l’80% di probabilità che, nei prossimi cinque anni, la temperatura media globale superi temporaneamente i 1,5 °C rispetto ai valori preindustriali.
In questo contesto di preoccupante cambiamento climatico, diventa sempre più importante analizzare come altri Stati stiano affrontando la questione. L’Arabia Saudita, in particolare, costituisce un esempio notevole.
Cosa troverai in questo articolo:
I trucchi per non sciogliersi
In Arabia Saudita, dove durante l’estate le temperature possono superare i 45 °C e raggiungere i 50 °C nelle zone desertiche, la gestione del caldo è una questione fondamentale. Stando a quanto riferito da MeteoRed Italia, in uno dei Paesi con estati più calde al mondo, l’aria condizionata è una delle principali cause di consumo energetico. Tuttavia, non tutti optano per questa soluzione; molti sauditi stanno passando a alternative sostenibili e a basso costo, basate su approcci architettonici e tecnologici che non consumano molta energia.
Tra le opzioni più comuni c’è l’uso di vernici che riflettono il calore, applicate a tetti e pareti esterne: queste pitture respingono i raggi del sole creando una barriera termica, contribuendo a mantenere l’interno più fresco. Il metodo ha cominciato a essere utilizzato anche in altri Paesi, tipo la Spagna, anch’essa ardente. Un’altra opzione sono i pannelli solari ombreggianti, dispositivi che generano energia e, al contempo, proteggono dal sole, riducendo la temperatura degli ambienti sottostanti.
Pratiche intelligenti
Una pratica architettonica molto diffusa è quella delle facciate ventilate: si tratta di doppie pareti che creano uno spazio dove l’aria può circolare, evitando che il calore entri direttamente. Anche i ventilatori nebulizzatori negli spazi esterni, come i mercati o i cortili, aiutano a far scendere la temperatura percepita: la nebbia d’acqua mescolata al vento offre una sensazione di freschezza simile a quella della brezza marina.
Secondo quanto riportano anche le portoghesi ND+ ed Exame, queste soluzioni rappresentano un cambiamento significativo per chi vive in condizioni estreme, dimostrando che l’efficienza energetica non è solo una questione tecnica, ma anche culturale. Approcci semplici e ingegnosi, spesso poco visibili, mostrano come il benessere possa derivare da un’intelligenza collettiva e condivisa.