Ufficiale ministero dei trasporti: addio ai bolli non pagati | Non devi dargli più niente

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Addio ai bolli non pagati (Canva Foto) - managementcue.it

Una recente modifica legislativa e chiarimenti della Cassazione ridefiniscono i termini di prescrizione del bollo auto.

Hai mai ricevuto una cartella di pagamento per il bollo auto non saldato? Non preoccuparti, c’è una buona notizia: potresti essere in grado di liberartene definitivamente. Il Codice della Strada italiano ha subito un’importante modifica in materia di riscossione del bollo auto.

Grazie a una recente modifica legislativa, il bollo auto, quella tassa annuale che grava sulle nostre tasche, potrebbe presto diventare un lontano ricordo per molti. Il suo importo varia in base a diversi fattori, tra cui la potenza del veicolo, la sua classe ambientale e la regione di residenza del proprietario. Il bollo auto è anche una tassa regionale, quindi le regole possono variare da una regione all’altra.

In generale, il termine di prescrizione per il bollo non pagato è di tre anni. Questo significa che, dopo tre anni dalla scadenza del pagamento, lo Stato non può più chiederti i soldi. Tuttavia, esistono delle eccezioni. Ad esempio, in Piemonte, il termine di prescrizione è stato portato a cinque anni. È importante ricordare che la prescrizione può essere interrotta da diversi atti, come le cartelle esattoriali o gli avvisi di pagamento.

Oltre al termine di prescrizione, esiste un altro concetto fondamentale nel mondo del bollo auto: la decadenza. Mentre la prescrizione indica il termine massimo entro il quale lo Stato può richiedere il pagamento del tributo, la decadenza riguarda il termine entro il quale l’Agenzia delle Entrate deve notificare l’atto impositivo, come la cartella esattoriale. Se questo termine viene superato, l’atto è nullo e non può più essere impugnato.

Il termine di prescrizione

Il termine generale di prescrizione per il bollo auto è di tre anni. Questo significa che, trascorsi tre anni dalla data di scadenza del pagamento, l’ente non può più esigere la somma dovuta. È importante sapere che il conteggio dei tre anni parte dal primo gennaio dell’anno successivo a quello in cui il pagamento avrebbe dovuto essere effettuato.

Esistono delle eccezioni regionali, ad esempio, la regione Piemonte ha esteso il termine di prescrizione a cinque anni. È fondamentale verificare la normativa specifica della propria regione di residenza, poiché il bollo auto è una tassa di competenza regionale e le regole possono variare. La prescrizione può essere interrotta da atti di riscossione, come l’invio di cartelle esattoriali o avvisi di pagamento.

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Quando si è essenti dal bollo auto (Canva Foto) – managementcue.it

Decadenza degli atti impositivi

Oltre alla prescrizione, esiste il concetto di decadenza. Questa riguarda il termine entro il quale l’Agenzia delle Entrate o l’ente preposto alla riscossione deve notificare l’atto impositivo, come una cartella esattoriale. Se l’atto non viene notificato entro il termine di decadenza previsto dalla legge, esso è considerato nullo e non può più essere impugnato.

Mentre la prescrizione limita nel tempo il diritto dello Stato a riscuotere il tributo, la decadenza protegge il contribuente da ritardi nell’azione amministrativa, garantendo che gli atti vengano emessi entro tempi certi. Queste modifiche e chiarimenti mirano a definire con maggiore precisione i diritti e i doveri dei contribuenti in merito al pagamento del bollo auto, fornendo un quadro più chiaro sulle possibilità di estinzione dei debiti pregressi.