RIVOLUZIONE INPS: 600€ in più al mese se smettete di lavorare oggi | È ufficiale

Un regalo "post Pasqua" (depositphotos.com) - www.managementcue.it
Una “Rivoluzione INPS” è in atto, promettendo “600€ in più al mese” a chi sceglie di non fare per il momento questa cosa.
L’Italia sta affrontando una fase di cambiamenti significativi nel sistema pensionistico. In questo contesto, l’INPS ha introdotto una misura che incentiva la permanenza al lavoro per coloro che hanno già maturato i requisiti per il pensionamento anticipato. Questa iniziativa, nota come “bonus Giorgetti” (già “bonus Maroni” nella sua versione precedente), è stata ufficializzata dalla circolare INPS n. 102 del 16 giugno, rivoluzionando le prospettive di molti lavoratori.
Il meccanismo è semplice ma efficace: i lavoratori che scelgono di posticipare il pensionamento possono richiedere al datore di lavoro di ricevere in busta paga la quota dei contributi previdenziali che normalmente sarebbe a loro carico. La parte di contribuzione dovuta dall’azienda, invece, continua a essere versata regolarmente all’INPS, contribuendo comunque al calcolo della pensione futura.
L’estensione di questa agevolazione non solo a chi ha i requisiti per Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi entro il 31 dicembre 2025), ma anche a chi matura la pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, indipendentemente dall’età), apre le porte a una platea più ampia di beneficiari.
Sebbene vi sia un leggero impatto sull’importo finale della pensione, l’incremento immediato in busta paga, che può arrivare fino a circa 575 euro al mese per un reddito lordo annuo di 40.000 euro, rappresenta un’opportunità interessante per chi è nelle condizioni di approfittarne.
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Il “Bonus Giorgetti”: un incentivo a restare al lavoro
Il “bonus Giorgetti” è un’agevolazione per i lavoratori che, pur avendo i requisiti per la pensione anticipata, scelgono di posticipare il pensionamento. L’INPS, con la circolare n. 102 del 16 giugno, ha fornito i chiarimenti necessari. Cos’è e come funziona: Consiste nell’incentivo a restare al lavoro pur avendo maturato i requisiti per la pensione anticipata. Il lavoratore può richiedere di ricevere in busta paga la quota dei contributi previdenziali normalmente a suo carico.
Questo meccanismo comporta un aumento del netto in busta paga, poiché i contributi non trattenuti non sono soggetti a IRPEF. Soggetti che possono usufruirne (lavoratori dipendenti): Chi raggiunge, entro il 31 dicembre 2025, i requisiti per la pensione anticipata con Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi). Chi matura i requisiti per la pensione anticipata ordinaria: 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini. 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne. In entrambi i casi, a prescindere dal requisito anagrafico.
Impatto economico e modalità di richiesta
Il bonus può generare un significativo incremento del reddito netto, ma è importante considerare anche il suo effetto sulla pensione futura e le modalità di richiesta. Impatto economico: Un lavoratore che sceglie di posticipare il pensionamento può ottenere un incremento netto fino a 6.900 euro all’anno. Per un lavoratore di 62 anni con un reddito lordo annuo di 40.000 euro, si traduce in un aumento netto di circa 575 euro al mese in busta paga.
Come richiedere il bonus: Il dipendente interessato deve esplicitamente chiedere di ricevere i contributi in busta paga. La richiesta si presenta esclusivamente in modalità telematica sul sito dell’INPS. Accedere all’area riservata con credenziali SPID, CIE o CNS. Selezionare il servizio “Pensione e Previdenza”, quindi “Domanda di pensione, Certificati, Verifica del requisito di accesso all’incentivo di posticipo del pensionamento”.